Coldiretti e Aprol: "Nuova opportunità in Campania con l'attività oleoturistica"
In regione sono presenti oltre 74 mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica. Tra le principali varietà livicole campane, la Pisciottana in provincia di Salerno
Promuovere un rapporto diretto tra consumatori e produttori, facilitando la conoscenza dei processi produttivi e delle qualità organolettiche dell'extravergine, visitando direttamente i luoghi di produzione. Questo l'obiettivo di Coldiretti e Aprol Campania che puntano sull'attività oleoturistica. Come per l'enoturismo, si tratta della conoscenza del prodotto, tramite, ad esempio, i 'frantoi aperti' per consentire l'accesso ai consumatori. Seguendo l'impostazione dell'enoturismo, anche per l'olio d'oliva potranno essere previste iniziative formative ed informative sulle produzioni di olio e sulla conoscenza delle indicazioni geografiche protette, nonchè attività di carattere didattico aventi ad oggetto la storia e la pratica della attività olivicola.
In Campania sono cinque le Dop: Cilento, Colline Salernitane, Irpinia - Colline dell'Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche. In regione sono presenti oltre 74 mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica. Tra le principali varietà livicole campane, la Pisciottana in provincia di Salerno.
La nota Coldiretti e Aprol Campania:
"Si tratta di una grande opportunità che aiuterà a diffondere la cultura dell'olio extravergine di qualità e a combattere le fake news che continuano a colpire il principe della dieta mediterranea, influenzando negativamente i consumatori nelle abitudini di consumo a favore di oli scadenti, a basso costo e non tracciabili.