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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Maxi sanzione di 14 milioni ad armatori dei golfi di Napoli e Salerno

Le sanzioni riguardano le aziende e le associazioni che gestiscono i collegamenti tra le isole di Ischia e Capri con Amalfi, Positano, Sorrento, Castellammare e Torre Annunziata, tra Napoli e le Isole Eolie e da alcuni porti laziali con le Pontine

L'Antitrust ha sanzionato per oltre 14 milioni di euro i principali operatori del trasporto marittimo passeggeri nei golfi di Napoli e Salerno. Le sanzioni riguardano le aziende e le associazioni che gestiscono i collegamenti tra le isole di Ischia e Capri con Amalfi, Positano, Sorrento, Castellammare e Torre Annunziata, tra Napoli e le Isole Eolie e da alcuni porti laziali con le Pontine e sono in tutto dieci: NLG, Alilauro, Alicost, Alilauro Gruson, Medmar Navi, SNAV , SMLG, CLMP, Gescab e ACAP.

Si tratta della prima volta che il Garante ha riaperto d'ufficio un'istruttoria chiusa con gli impegni sottoscritti in precedenza dalle società coinvolte. Sulla base di numerose segnalazioni dei consumatori, e con la collaborazione della Guardia di Finanza, infatti, l’Agcm ha appurato che NLG, Alilauro, Alicost, Alilauro Gruson, Medmar Navi, SNAV hanno violato gli impegni assunti e resi obbligatori con delibera del 2009, replicando nella società denominata Gescab le attività di coordinamento illecito già realizzate in precedenza attraverso il Consorzio linee marittime partenopee (CLMP). In tal modo, dal 1998 a oggi, questi operatori e in misura minore SMLG, hanno continuato a coordinarsi fra loro, anche attraverso l’attività del CLMP, di ACAP e di Gescab, in tutti i principali aspetti commerciali e operativi. E hanno adottato, infine, un regolamento per il biglietto unico che dovrebbe permettere all’utente di imbarcarsi senza oneri anche sul mezzo di un altro vettore, ma che in realtà non ne rende possibile l’utilizzo.

Le imprese avrebbero messo in atto nel mercato del trasporto marittimo passeggeri, mediante traghetti e unità veloci, un’intesa orizzontale restrittiva della concorrenza. Questo è avvenuto, secondo l'Antitrust, sull’insieme delle rotte nei golfi di Napoli e di Salerno oltre che su alcuni collegamenti per le isole Eolie e Pontine, in base a un modello ricorrente basato su uno scambio sistematico di informazioni sensibili. L’intesa anti-concorrenziale si è realizzata in una complessa e articolata strategia posta in essere da tutti i principali armatori privati campani, per ripartirsi costi e ricavi secondo quote storiche predefinite e non in base all’attività effettivamente svolta. Sia l’inottemperanza agli impegni sia l’intesa restrittiva risultano tuttora in corso.

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