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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Roccapiemonte

Abusò di due pazienti, poi la latitanza: arrestato dopo 7 anni medico psichiatra

Lo psichiatra di Roccapiemonte era ricercato da ben sette anni. Sabato sera è finito in manette dopo un blitz dei carabinieri all'interno di un'abitazione in Piazzale Loreto a Milano. Coinvolti anche i familiari

I carabinieri di Salerno hanno messo fine alla latitanza, lunga sette anni, di un noto medico psichiatra, G. P le sue iniziali, di Roccapiemonte. L’uomo è stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione, con sentenza confermata in Appello, perché accusato di violenza sessuale, aggravata dall'abuso della condizione di inferiorità psichica, nei confronti di almeno due pazienti.

La storia

Lo psichiatra utilizzava la terapia per costringere le sue pazienti a subire rapporti sessuali e a sottoporsi a pratiche degradanti per "permettere la discesa dello Spirito Santo". La condanna è divenuta poi definitiva nel 2011 con la pronuncia della Cassazione, ma è stata rimodulata nella consistenza e ridotta a 6 anni in virtù della prescrizione riguardo ad una delle vicende rispetto alle quali il professionista era stato tratto in giudizio. Dal 2011, però, si era reso irreperibile. Una latitanza, la sua, che è terminata nei giorni scorsi. Le ricerche, immediatamente estese anche all’estero, hanno avuto un forte impulso solo a partire dall’inizio di quest’anno, grazie all’intervento del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno coordinato dalla Procura di Nocera Inferiore. Nel corso delle indagini, inoltre, è emersa l'esistenza di una complessa rete familiare mobilitata per proteggere la latitanza dello psichiatra che, insieme alla moglie, utilizzava una serie di documenti e di false identità, che gli hanno consentito di rimanere libero.

Il blitz

L'arresto, avvenuto nella tarda serata di sabato, lo ha colto di sorpresa. L’uomo era insieme alla moglie in un appartamento nei pressi di Piazzale Loreto al centro di Milano. I militari lo hanno localizzato al termine di un pedinamento di suoi familiari, iniziato a Roccapiemonte e conclusosi nel capoluogo lombardo, proprio nei pressi di una casa dove trascorreva la latitanza in compagnia della moglie. Marito e moglie sono stati trovati in possesso di una serie di documenti falsi (8 carte d'identità rilasciate dal Comune di Poggiomarino (Na); 1 passaporto cartaceo e 7 passaporti digitali rilasciati dalla Questura di Napoli; 4 patenti di guida; 3 tessere sanitarie;  4 tessere dell'Ordine dei Medici di Salerno) e per questo sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Il 74enne è stato anche rinchiuso nella casa circondariale di Milano San Vittore.

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