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Cronaca Centro / Via Roma

Salerno, i figli delle chiancarelle contro le "affissioni abusive"

I membri del gruppo facebook denunciano l'affissione abusiva di manifesti riguardanti il Crescent, per il quale c'è una vicenda giudiziaria in atto. L'iniziativa per una campagna di affissione sulle chiancarelle

I figli delle chiancarelle contro le "affissioni abusive": Salerno non è in un periodo di campagna elettorale eppure i membri del gruppo facebook denunciano, in una nota stampa, un episodio risalente a sabato scorso: "Il gruppo si era ritrovato per la notte chianca e per festeggiare il lancio del sito web figlidellchiancarelle.org - si legge in una nota stampa del gruppo - alle 20 e 30, nel pieno dei festeggiamenti, su via Roma, all'altezza della chiesa di Santa Lucia, una settantina di persone ha assistito ad uno spettacolo incredibile".

I membri del gruppo, nella nota, raccontano: "Su un furgone bianco appartenente ad una società cooperativa salivano in fretta e furia due persone armate di manifesti e di secchiello della colla che in precedenza avevano attaccato, in maniera concitata, su tutti gli appositi spazi di affissione pubblica comunale, le solite immagini della zona delle Chiancarelle prima dei lavori per realizzare Piazza della Libertà ed il Crescent. Sotto le foto un altro manifesto con il plastico della futura area di Santa Teresa. Gli stessi manifesti il giorno dopo erano affissi ovunque in tutta la città di Salerno in spazi non autorizzati".

Il gruppo, notoriamente su posizioni opposte a quelle del sindaco Vincenzo De Luca (quindi sfavorevola alla costruzione della Luna Crescente, il Crescent) prosegue: "Senza entrare nel merito del messaggio rammentiamo che il Crescent è in attesa del giudizio di merito del Consiglio di Stato, l’unico in grado di stabilire se il condominio a sponda mare si farà o meno. Inoltre sui manifesti, realizzati con molte foto datate anni ottanta, non vi è traccia di quanto di positivo c’era nella zona delle chiancarelle: l’istituto Nautico di fine 800, i Magazzini Generali di inizio secolo (strutture di un alta valenza storica ed architettonica rase al suolo mentre altrove in Europa vengono recuperate) il dimezzamento della spiaggia di Santa Teresa, l'abbattimento dei 5 platani centenari, la distruzione del parco giochi dove generazioni di salernitani hanno trascorso la loro infanzia e dell'albergo della famosa catena Jolly Hotel".

Una difesa, quindi, a spada tratta del litorale salernitano dalla costruzione della struttura fortemente voluta dal sindaco De Luca. Tornando al tema dell'affissione abusiva, la nota prosegue: "Chi ha pagato questi manifesti abusivi? Chi è il mandante di questa affissione abusiva? Perché gli uffici comunali di competenza non sono ancora intervenuti ad eliminare i manifesti abusivi? Perché non è stato ancora chiesto alla stamperia Arti Grafiche Boccia, come si legge sui manifesti, da chi sono stati commissionati? Dobbiamo forse pensare, a 100 anni di distanza dell'inaugurazione della statua della libertà di Salerno a via Garibaldi - è la provocazione chiancarella in salsa orwelliana - che la legge è uguale per tutti ma alcuni sono più uguali degli altri?"

Da qui la proposta del gruppo facebook di opposizione al sindaco De Luca: "Attendendo queste risposte i figli delle chiancarelle hanno istituito una nuova campagna di raccolta fondi, ovvero una crowdfunding, per realizzare ed affiggere, con regolare permesso comunale, un contro manifesto che conterrà tra l’altro le motivazioni che hanno spinto il Consiglio di Stato a far sospendere la costruzione del Crescent: 1) evitare che la prosecuzione dei lavori di un edificio di cospicue dimensioni, in una situazione controversa, produca una trasformazione dello stato dei luoghi difficilmente reversibile; 2) Il rischio economico degli esiti delle azioni giudiziarie pendenti sul Crescent è assunto dalla parte pubblica per effetto dell’art. 2, lettera G) del contratto stipulato tra il Comune di Salerno e la Crescent srl".

 

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