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Cronaca Fratte

Allarme sicurezza in città, a Fratte tornano "i pali": l'appello

Riportiamo anche il racconto del furto subito il 18 aprile da una salernitana residente a Matierno. Una testimonianza da leggere

L'allarme sicurezza resta alto a Salerno. In particolare, dopo gli ultimi episodi di criminalità nelle zone collinari. Dopo l'appello del comitato di quartiere ed il monito delle associazioni, si avvertono sempre con maggiore forza la paura e l'ansia dei residenti della zona. Intanto alcuni nostri lettori, segnalano il ritorno della microcriminalità a Fratte. Ovviamente tutta da verificare. Secondo alcuni abitanti del quartiere, sarebbero tornati i pali, alias loschi figuri che monitorano l'eventuale passaggio di forze dell'ordine e di curiosi nella zona. In aumento, specie nella villa comunale della zona, gli spacciatori e volti noti che, sembra, si aggirino nel quartiere appositamente per assicurarsi di non essere disturbati nelle loro attività illecite. Accorato, dunque, l'appello alle forze dell'ordine: "Incrementate i controlli - dicono in coro i residenti di Fratte e delle zone collinari - Solo così possiamo scoraggiare la presenza dei delinquenti: ci sentiamo assediati e per nulla sicuri. Abbiamo paura".

Riportiamo, infine, qui di seguito il racconto del furto subito da una salernitana residente a Matierno, il 18 aprile. Una testimonianza da leggere:

Matierno, ore 20:00-20:30 di ieri. Mezz'ora. Mia madre e mio padre escono di casa mezz'ora: il tempo di comprare qualcosa per cena. Rientrano. Mio padre parcheggia, mia madre comincia a salire. Apre la porta e nell'ombra vede un uomo. Un uomo in casa sua: uno dei tre che si sono introdotti rompendo e forzando una finestra. L'uomo le punta la luce della pila in faccia. Lei urla. Teme sia armato. Corre mio padre. Vede gli uomini tuffarsi dal balcone. Gli lancia di tutto contro. Urla. I vicini si affacciano e notano i tre uomini: uno calvo, uno con una maglia celeste e un altro che già si è ficcato in una Panda grigia per darsi alla fuga. La luce accesa in casa svela: quelle mani estranee hanno trafugato la biancheria; i contenuti di armadi e cassetti sul pavimento; gli oggetti di una vita violati. Dei preziosi sul balcone persi dai ladri durate la fuga. I ferri che hanno usato per scassinare. Vetri. Confusione. Mia madre con il cuore a mille e la pressione alle stelle. "Non posso credere che quelle mani schifose abbiano toccato le nostre cose" ripete. I carabinieri arrivano solo dopo 4 solleciti telefonici e solo dopo che è trascorsa un'ora. Intanto loro, i ladri, sono già lontani a bordo della loro Panda.

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