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Cronaca Montecorvino Rovella

Amianto in due ex aziende di Montecorvino Rovella: Iodice interroga Russomando

Il dirigente provinciale di Noi con Salvini e presidente del Gruppo Civico "Prima i Cittadini" chiede delucidazioni al sindaco del comune picentino rispetto ad alcune ordinanze emesse dal Comune

In una città già alle prese con una preoccupante situazione scolastica, scoppia un altro caso che rischia di avere drammatici effetti sull' amministrazione comunale. È Mariano Iodice, dirigente provinciale di Noi con Salvini e presidente del Gruppo Civico "Prima i Cittadini" a sollevare il caso. Iodice denuncia, sulla base di segnalazioni ricevute dai cittadini del posto, la possibile presenza di amianto in due siti in località San Martino: la ex fabbrica Franchetti e la ex Sida. Per quanto riguarda la Franchetti, secondo ciò che viene dall' Ufficio Tecnico del Comune, da oltre un anno sarebbero state emesse ordinanze che impongono la bonifica dei luoghi. Per la ex Sida sul sito del Comune nulla si rinviene. Sempre per quel che riguarda la Franchetti, va notato che i cittadini hanno anche lamentato di insopportabili miasmi che provengono dai rifiuti che vengano scaricati dai mezzi piccoli e caricati su gli auto compattatori.

Per questa ragione Iodice si rivolge direttamente al sindaco Egidio Russomando: “Dopo la pubblica denuncia del sottoscritto, il suo capo ufficio tecnico Paolo Carrafiello ha dichiarato ai giornali di essere a conoscenza del problema e di aver prodotto ordinanze nei confronti del titolare dell' ex fabbrica Franchetti. A distanza di oltre un anno – tuona - non risulta che sia stata bonificata l' area in questione. Area, ricordiamo, che gode di un rapporto diretto con il Comune, per tramite del Consorzio Sa2,  in quanto deposito di mezzi della nettezza urbana”. Di qui la domanda provocatoria? “Cosa ha fatto lei in oltre un anno per far rispettare tale ordinanza? Signor sindaco io disdegno la via giudiziaria alla politica. Se in questa vicenda si ravvisino reati per lei o per altri, come alcuni giuristi mi suggeriscono, non è affare che mi riguarda. Io pongo un problema politico ma, soprattutto , di salute pubblica. Lei aveva il sacrosanto dovere di tutelare la salute dei cittadini. Se non lo ha fatto è venuto meno ai suoi compiti istituzionali e al mandato che cittadine e cittadini le hanno conferito. Attendiamo – conclude Iodice - le sue pubbliche spiegazioni ai cittadini”.

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