La Cassazione ha detto no alla rivalutazione dei contributi previdenziali per gli ottanta operai esposti al rischio amianto nello stabilimento ex Marzotto di Salerno perché sarebbe passato “troppo tempo” per poterne usufruire. La notizia ha provocato tanta amarezza da parte dei lavoratori  e l’ira di una parte del mondo politico. Sulla questione, infatti, interviene la neo portavoce provinciale e coordinatrice regionale del Dipartimento Tutela delle Vittime di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Imma Vietri: “Questa decisione preoccupa e lascia l’amaro in bocca. La Marzotto Sud arriva a Salerno nel 1959 e fino al 1983, anno della sua chiusura, ha impiegato oltre 1200 lavoratori in un unico capannone intriso di amianto. A più di trent’anni dalla fine delle attivitàla struttura, abbandonata a se stessa, continua a rappresentare un problema”.

La dirigente salernitana del partito di Giorgia Meloni ricorda che “da sempre Fratelli d’Italia-An si batte, anche in parlamento con l’onorevole Edmondo Cirielli, promotore di numerose interrogazioni e di una proposta di legge, su un’emergenza che richiede maggiore attenzione e soprattutto un impegno più forte da parte di tutte le istituzioni, con adeguate e mirate azioni di prevenzione e di sostegno alle persone affette da malattie derivanti dall’esposizione alle fibre di amianto, oltre ad una razionalizzazione della normativa del settore, per evitare disparità di trattamento. “La vicenda tragica dell’amianto – conclude Vietri –, che ha già fatto tante vittime e ne farà ancora per molti anni, impone di insistere sulla bonifica dei siti contaminati. Nelle prossime settimane il Dipartimento Tutela delle Vittime di FdI-An, nella persona del coordinatore nazionale Cinzia Pellegrino, presenterà una serie di iniziative sul tema”.