Angri, soldi per esumazioni sottratti al Comune: nuovi controlli della Finanza al cimitero

Prosegue l'indagine sulla gestione di alcune attività nel cimitero cittadino di Angri: ieri gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito un controllo in casa di un dipendente comunale, formalmente accusato per peculato. E' stato acquisito del materiale ritenuto d'interesse. L'attività investigativa è coordinata dal sostituto procuratore Daria Mafalda Cioncada presso il tribunale di Nocera Inferiore: due i dipendenti indagati perchè avrebbero intascato soldi destinati invece al Comune. Negli ultimi anni, la magistratura ha aperto diverse indagini sul cimitero cittadino, con accuse che andavano dall'appropriazione indebita al peculato, fino alla sparizione dei cadaveri. Una prima attività si è chiusa qualche mese fa, con avvisi di garanzia a sei persone firmate dal pm Ersilio Capone: coinvolti un dirigente, necrofori e il titolare di un'impresa. Per più della metà degli indagati, l'accusa era di associazione a delinquere, illecita concorrenza, appropriazione indebita e peculato. Il lavoro investigativo risale al 2011.

Poi ci fu il caso di un cadavere scomparso, scoppiato dopo la denuncia di una donna e ora in fase di valutazione davanti al gip, dopo la richiesta di archiviazione del pm Cacciapuoti. La nuova inchiesta invece parte da un primo controllo effettuato dalla polizia locale negli uffici del funzionario, con decine di pratiche di esumazioni ritenute sospette. In pratica, i soldi versati dall'utenza non sarebbero poi finite nelle casse comunali. Circostanza, questa, oggetto di una richiesta di processo per un caso identico, che vede coinvolto un ex responsabile del cimitero angrese. L'attuale indagine è coordinata dalle fiamme gialle nocerine, agli ordini del capitano Andrea Solinas.