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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Angri

Angri, risparmi su sepolture e tumulazioni: obbligo di firma per il custode indagato

L'uomo era stato sospeso insieme ad un collega, con provvedimento a tempo indeterminato per truffa, violazione di sepolcro, abuso d'ufficio e falso

E' stato sottoposto all'obbligo di firma, in sostituzione della sospensione dal ruolo di custode del cimitero comunale, un uomo di Angri, finito nell'indagine per truffa e falso condotta dai carabinieri. Ad accogliere l'istanza del difensore, il gip Luigi Levita. L'uomo era stato sospeso insieme ad un collega, con provvedimento a tempo indeterminato per truffa, violazione di sepolcro, abuso d'ufficio e falso

L'indagine

Sono 23 i capi d'accusa formulati contro i due, con l'inchiesta del pm Angelo Rubano concentrata su un presunto giro di illeciti commessi nella gestione dei servizi cimiteriali. I due sono ritenuti essere al centro di uno dei tre filoni portati avanti dalla procura. Stando alle accuse, si sarebbeo accordati con altre persone, parenti dei defunti, "profittando delle condizioni di fragilità legate ai momenti di lutto", intascando somme che non corrispondevano al dovuto e lucrando sul servizio pubblico. Il raggiro prevedeva false dichiarazioni di residenza dei morti per corrispondere cifre inferiori a quanto previsto per tumulazione e sepoltura. Decisive, per le indagini, risultano le attività di intercettazioni dei carabinieri, con una serie di sopralluoghi al cimitero di Angri. Gli altri due filoni portati avanti, in parallelo, riguardavano invece spaccio di droga per altri indagati ed un'emergenza sanitaria nello stesso campo santo, con contestuali sequestri preventivi della magistratura

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