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Cronaca

La Guardia di Finanza festeggia il suo 240° anniversario, il bilancio delle attività

Le Fiamme Gialle: "L'obiettivo per il 2014 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell'azione del Corpo"

La Guardia di Finanza ha festeggiato il suo 240° anniversario. Nel corso del 2014 ha proseguito l'azione a tutela dell'economia legale edel corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell'Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. "L'obiettivo per il 2014 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell'azione del Corpo, nell'ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati. Per raggiungere questi risultati, si punta su una maggiore flessibilità dell'azione ispettiva, al fine di calibrare al meglio l'attività investigativa in funzione delle diverse modalità con cui i fenomeni illeciti si manifestano nelle diverse aree del territorio", fanno sapere le Fiamme Gialle. La cerimonia, improntata a doverosa sobrietà, ha visto la partecipazione dei finanzieri in servizio alla sede di Salerno, ai quali il Generale di Brigata Antonio P. Mazzarotti, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, si è rivolto con una breve allocuzione, sottolineando la solennità ed il senso profondo dell’odierno anniversario, in cui si celebra la storia plurisecolare del Corpo. E' stata anche l’occasione per un bilancio delle attività condotte, nei primi cinque mesi dell’anno dai Reparti del Comando Provinciale di Salerno.

Eccone l'elenco:

1. Il consolidamento ed il rafforzamento della lotta all'evasione e all'elusione fiscale.

L'evasione fiscale sottrae risorse alle casse erariali e genera gravi distorsioni di mercato ed iniquità sociale, costituendo un freno allo sviluppo del Paese e all'adozione delle misure redistributive. Il percorso di miglioramento della qualità degli interventi passa anche attraverso un'analisi approfondita ed una scomposizione del fenomeno "evasione", in modo da poter calibrare la pianificazione degli interventi ispettivi alla fenomenologia illecita da contrastare.

• Elementi positivi di reddito non dichiarati pari ad €. 119.047.855;

• Elementi negativi di reddito non deducibili pari ad €. 107.500.422;

• I.V.A dovuta pari ad €. 45.646.562;

• I.V.A relativa pari ad €. 33.863.425;

• Ricavi non contabilizzati pari ad €. 2.085.492;

• Costi constatati pari ad €. 5.454.574;

• Individuati 42 evasori totali, accertata I.V.A. evasa per complessivi €. 25.301.244;

Si colloca in tale ambito l’operazione, denominata “SIDE”, condotta dalla Compagnia di Agropoli, che ha individuato un sodalizio criminale che, attraverso le società di un noto gruppo imprenditoriale campano, operante nel settore della distribuzione di prodotti metallici e con società controllate in numerosi paesi europei, aveva perpetrato una ingente frode I.V.A., basata sull’abuso del regime dei c.d. “depositi Iva”, con l’ausilio di numerose società off-shore. Le attività si sono concluse con l’arresto di una persona, ed il sequestro di 54 immobili (tra cui 7 opifici industriali, una prestigiosa villa sulla costiera sorrentina e 5 appartamenti di lusso a Napoli e Roma), disponibilità finanziarie e partecipazioni, per un valore complessivo di oltre 59 milioni di euro. Proseguono i piani di intervento coordinato, avviati già nello scorso anno, nei confronti degli evasori totali, di quei professionisti, le cui posizioni sono ritenute “fiscalmente pericolose”, nonché di coloro che pongono in essere condotte evasive complesse ed insidiose per ingannare il Fisco: tra queste ultime, particolare attenzione è rivolta al contrasto delle “frodi carosello”. Si tratta di truffe al Fisco realizzate con il coinvolgimento di altri Paesi comunitari e la costituzione di società “cartiere”, cioè “scatole vuote” prive di reale struttura operativa e create con l’unico scopo di emettere fatture false. Continueranno anche i piani coordinati di controllo del territorio finalizzati non solo a verificare la corretta emissione di ricevute e scontrini fiscali ed a rilevare “sul campo” indici di ricchezza che evidenzino sproporzione tra quanto dichiarato al fisco (come risulta nelle banche dati) e quanto effettivamente posseduto, ma anche a contrastare la contraffazione, l’abusivismo commerciale e l’impiego di lavoratori “in nero”, tutti fenomeni che ledono gravemente le regole della concorrenza e l’attività degli operatori onesti. I controlli in materia di scontrini e ricevute eseguiti dall’inizio dell’anno sono stati 2.274. Il 60,64% di questi è risultato irregolare. Sono invece 154 i lavoratori in nero e/o irregolari scoperti. La capacità del Corpo di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati con tali frodi e garantire la pretesa erariale è testimoniata dal valore dei sequestri già eseguiti o proposti per l’esecuzione all’Autorità Giudiziaria pari a oltre 33 milioni di euro.

2. L'intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica

La Guardia di Finanza, nel 2014, ha ulteriormente intensificato gli sforzi operativi nel settore della spesa pubblica: infatti, in un periodo di perdurante crisi per la finanza pubblica, nell’ottica di garantire che i fondi disponibili siano realmente e proficuamente impiegati per finalità di rilancio dell’economia e vadano a beneficio delle situazioni di effettivo disagio socio-economico, il Corpo ha continuato ad indirizzare l’attività investigativa verso i responsabili di truffe ed indebite percezioni di agevolazioni ed incentivi, aggredendo i patrimoni da loro illecitamente accumulati. L'importanza della tutela della spesa pubblica è ancora più evidente se rapportata al contesto economico attuale in cui, pur in presenza di timidi segnali di ripresa, permane la necessità di reperire sempre maggiori risorse necessarie a soddisfare le esigenze di rilancio del tessuto imprenditoriale e di sostegno a sempre più larghi strati della società che versano in condizioni precarie. In tale contesto, gli accertamenti hanno condotto alla scoperta di truffe in materia di finanziamenti comunitari e nazionali a sostegno delle imprese per €. 1.690.943. Sempre in materia di spesa pubblica è rilevante anche l’attività svolta dal Corpo su delega della Corte dei Conti. Nei primi cinque mesi dell’anno il danno erariale accertato è stato di €. 14.877.412, derivante anche dalla cattiva gestione della “cosa pubblica”.

ED

2. Il rafforzamento dell'attività di prevenzione e repressione della criminalità economico

- finanziaria e dei traffici illeciti Atteso che la Guardia di Finanza è l'unico Organo di polizia economico-finanziaria a competenza generale, viene mantenuto alto il livello di attenzione per garantire una capillare azione di:

a. prevenzione e contrasto alla "ripulitura" dei capitali illeciti nei tessuti economici e finanziari, attraverso l'approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette e l'esecuzione di ispezioni e controlli antiriciclaggio;

b. aggressione di ogni forma di ricchezza riconducibile, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, facendo tempestivo e "sistematico" ricorso all'esecuzione di accertamenti patrimoniali ed avvalendosi, anche, delle di sinergie operative con la componente aeronavale e speciale, in particolare lo S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata) ed il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria.

c. contrasto all'usura, ponendo una particolare attenzione investigativa alla condotte più strutturate di natura associativa e all'utilizzo di nuove modalità operative (es. utilizzo di fatture false per mascherare la restituzione di finanziamenti ad interessi maggiorati). 27 le persone denunciate per usura e 33 per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari.

Dall’inizio dell’anno, sono state svolte 22 investigazioni patrimoniali antimafia che hanno portato alla proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali su beni, appartenenti a persone condannate o indiziate di associazione di tipo mafioso, per un valore complessivo di 190.171.383 milioni di euro, nonché al sequestro e/o confisca di beni e capitali di provenienza illecita, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ai sensi della normativa antimafia, per 213.703.736 milioni di euro. La lotta al riciclaggio di capitali “sporchi” è stata sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria e l’approfondimento investigativo di 220 “segnalazioni di operazioni sospette” per intercettare i flussi finanziari di provenienza illecita, individuando oltre 41 milioni di euro oggetto di riciclaggio ovvero di trasferimento illecito, in denaro contante e titoli, da e verso l’estero. Spesso contigua all’attività della criminalità organizzata è anche la gestione dei giochi e delle scommesse illegali, settore nel cui ambito è stata condotta una decisa azione di contrasto – tesa, oltre che a tutelare le casse erariali, a proteggere i consumatori e le loro famiglie da proposte di gioco pericolose, che provocano gravi danni alle economie domestiche – che ha portato al deferimento di 84 persone all’Autorità Giudiziaria ed al sequestro di 192 tra slot-machines, videopoker e personal computers, utilizzati per il gioco d’azzardo e le scommesse clandestine.

3. La tutela del mercato dei beni e dei servizi

L’impegno nella lotta alla contraffazione, al falso made in Italy ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute, costituisce un ambito di particolare impegno della Guardia di Finanza per il 2014. Combattere la contraffazione significa agire su più fronti: proteggere i consumatori  garantendo il corretto funzionamento del mercato, arginare uno dei canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e di lavoro irregolare e tutelare il made in Italy. Si tratta, infatti, di un contesto dove si crea “nero su nero”, perché sommersi sono la produzione, la manodopera, le fonti finanziarie di approvvigionamento e i canali di distribuzione della merce, così come celati al fisco i conseguenti guadagni. I servizi nel comparto continuano, pertanto, ad essere sviluppati contrastando le diverse forme di illegalità connesse alla contraffazione, alla pirateria, al traffico di falsi made in italy e di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, attraverso il presidio degli spazi doganali, il controllo economico del territorio e le attività investigative più complesse e articolate. In tale comparto rileviamo il sequestro di 20.779 prodotti contraffatti o insicuri che confermano a pieno le tendenze di questi ultimi anni, segno che il mercato del falso sembra non conoscere crisi e che, anzi, proprio in un momento di diffusa difficoltà economica, i consumatori sembrerebbero fortemente attirati dai prezzi più bassi offerti sul mercato dalla sleale concorrenza della “filiera del falso”. Il Web è ormai diventato la nuova frontiera della contraffazione e sempre con maggiore frequenza viene utilizzato per la commercializzazione on line di prodotti contraffatti o insicuri, nonché per l’abusiva distribuzione, su piattaforme telematiche spesso create ad hoc, di supporti multimediali protetti dal diritto d’autore o di beni, come i medicinali, la cui commercializzazione è strettamente la cui commercializzazione è strettamente disciplinata, regolamentata e monitorata. Si ricorda, infine, che dal 1° gennaio 2014 è operativo il nuovo sistema Informativo Anti- Contraffazione (S.I.A.C.), innovativa piattaforma informatica che consente ai reparti del Corpo di disporre di un utile strumento di analisi dei dati provenienti dalle attività di contrasto svolte e al tempo stesso garantisce un canale di dialogo aperto alle imprese detentrici dei marchi che, accreditandosi al sistema, possono fornire informazioni sui propri prodotti, utili in chiave operativa.

4. L'attività della componente aeronavale

Le linee di indirizzo della componente aeronavale della Guardia di Finanza per il 2014 puntano sulla massima valorizzazione dell'integrazione e della sinergia operativa tra tutte le componenti del Corpo (territoriali e aeronavali), allo scopo di contrastare gli illeciti economico - finanziari realizzati via mare. Le Fiamme Gialle del mare hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 102 soggetti, sequestrato 10 immobili, 12 ristoranti, per un valore complessivo pari a 13.050.000,00 di euro, 20.150 mq. di aree demaniali, 226 chilogrammi di prodotti ittici e 69 attrezzature da pesca, procedendo, inoltre, al sequestro di 2 mezzi navali e di 1 automezzo. Una menzione, infine, va sempre fatta anche al concorso fornito dal Corpo alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, attraverso:

- la partecipazione ai piani coordinati di controllo del territorio;

- le pattuglie impiegate nel servizio di pubblica utilità “117”;

- la presenza su strada per finalità anticontrabbando;

- i servizi di protezione individuale a favore di persone esposte a pericolo.

Al raggiungimento dei traguardi appena elencati hanno contribuito i finanzieri di tutti i Reparti del Comando Provinciale di Salerno.

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