Bancarotta fraudolenta: arrestato imprenditore del Basso Cilento
L’imprenditore dovrà scontare 6 anni di reclusione: i beni sottratti alla procedura fallimentare risultavano custoditi in un capannone, a Santa Marina di proprietà di una delle società dell'uomo ed erano stati acquistati con fondi comunitari
Arrestato per bancarotta fraudolenta un imprenditore del Basso Cilento. Nell’ambito dei servizi di tutela dell’economia, predisposti dal Comando Provinciale di Salerno e coordinati dal Gruppo di Eboli, all’esito di una complessa attività d’indagine condotta dai militari della Tenenza di Sapri, l'imprenditore è finito nel carcere di Vallo della Lucania a seguito di un ordine di esecuzione disposto dal Procuratore Capo della Repubblica, Vittorio Russo.
L’imprenditore dovrà scontare una condanna definitiva a 6 anni di reclusione: i beni sottratti alla procedura fallimentare risultavano custoditi all’interno di un capannone, sito nel Comune di Santa Marina di proprietà di una delle società riconducibili all'uomo ed erano stati acquistati con fondi comunitari, nell’ambito di un piano di investimenti che prevedeva la costruzione di un impianto di avannotteria e di un ulteriore impianto destinato alla lavorazione ed alla trasformazione di prodotti ittici, finanziati con tre distinti decreti di concessione POR per un ammontare complessivo di circa 4 milioni di euro. La Guardia di Finanza di Sapri ha scoperto che poco e nulla di ciò fu realizzato e le ingenti somme ricevute, già a suo tempo, furono destinate, anche tramite l’emissione e l’utilizzazione di fatture, per operazioni inesistenti per circa 10 milioni di euro.