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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Luigi Guercio / Via Enrico Bottiglieri

Presentazione dei requisiti d'accesso a Cantera. Ecco il bando

Il Centro di promozione delle politiche giovanili apre a start up, gruppi, imprese e collettivi under 40. Domande da presentare entro i primi giorni di settembre

E' stato presentato stamattina il nuovo bando con i requisiti d'accesso agli spazi di fruizione di Cantera, il centro di promozione delle politiche giovanili situato nei locali di via Bottiglieri, ex sede della Scuola Medica Salernitana. Lo spazio comunale è gestito in concessione dall'associazione Stay Young e già ospita attualmente momenti di co-working, cioè lavoro condiviso, dei quali usufruiscono associazioni e imprese. Il bando rende tutto più organico e sistematico. "Vogliamo mettere in piedi un'agenda di appuntamenti e aprirci, attraverso il bando pubblico, a collettivi, associazioni, gruppi e start-up - dice Andrea Sabatino, presidente di Cantera - l'associazione non crea lavoro e d'altra parte non è suo obiettivo statutario, ma intende invece creare i presupposti per valorizzare talenti e specificità del territorio, senza disperderli. Siamo convinti che la contaminazione e il contagio in co-working possano favorire la realizzazione di progetti utili. La nostra prima sede era situata in via Laurogrotto. Dal dicembre 2014 ci siamo trasferiti in uno spazio più accogliente e più grande. Al bando si accede con un unico requisito fondamentale: gruppi composti da persone al 100% under 40. E' possibile inoltrare domanda da oggi ai primi giorni di settembre presentando la propria candidatura su file doc all'indirizzo canterasalerno@gmail.com oppure contattando la nostra pagina www.facebook.com/canterasalerno. Il costo giornaliero per l'ingresso è di 5 euro pro capite. Saremo aperti dal lunedì al venerdì. Il prezzo ci pare sociale: un gruppo di tre persone spenderà 300 euro al mese, cioè un terzo dell'affito di un appartamento ad uso studio nel cuore della city. Offriamo wi-fi, stampante, utenze, un punto ristoro e una saletta per le riunioni, cioè quella inaugurata a fine maggio insieme all'assessore Nino Savastano. Daremo spazio a tutte le candidature. In presenza di una richiesta eccessiva, daremo la precedenza alle proposte più innovative". Cantera, nome spagnoleggiante, antinto alla terminologia calcistica, significa laboratorio, vivaio di giovani talenti. E' il primo esempio cittadino di co-working pubblico ed è stato anche selezionato dalla segreteria di Expo come esempio di no- profit in Campania. Ruota intorno ad un gruppo di 15 persone, tutte under 30, ed ha avviato collaborazioni con start award, il contest per start up dell'Università degli Studi di Salerno.

Alla conferenza di presentazione del bando riservato ad associazioni, gruppi, start up e collettivi formati da under 40 è intervenuto anche Roberto De Luca, assessore comunale al bilancio e allo sviluppo. De Luca ha esordito così: "Annunciamo ciò che pensiamo di portare a termine e realizziamo ciò che annunciamo. Focalizzo l'attenzione sul metodo Cantera di gestione del patrimonio pubblico interagendo con i giovani attraverso la valorizzazione dei talenti. La nostra idea è provare a creare strutture simili anche nella zona orientale e nella zona collinare di Salerno". Non solo elogi ma anche suggerimenti. "Se si parla di start up - ha detto l'assessore al bilancio e sviluppo - il prossimo passo è riempire di contenuti il nostro progetto. Vanno bene i premi e i contest ma il percorso deve essere strutturato: lo startapper deve sapere che c'è una banca che lo puiò suppportare, una struttura, insomma un ecosistema. In caso contrario, noi facciamo solo i donatori: facciamo crescere le start up ma appena crescono arriva il grande fondo che le porta via. Bisogna, invece, creare i presupposti: nei posti del mondo dove il co-working è assai diffuso, si inciampa nell'innovazione, si respira aria nuova. Noi vogliamo fare questo: Salerno smart city. Dobbiamo sfruttare il patrimonio pubblico sfidando i giovani a mettersi in gioco". "Cantera reagisce alla piaga del tasso di disoccupazione giovanile per rispondere alle derive sociali che colpiscono i più giovani. Migliora la qualità dell'aggregazione intorno a lavoro e cultura", ha detto Nino Savastano, assessore alle politiche sociali.

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