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Cronaca

Recupero dei beni culturali in abbandono: incontro a Palazzo di Città

Il Comune di Salerno ha aderito ad un partenariato internazionale che coinvolge 13 Paesi europei. Ci sono immobili della città che necessitano di interventi: edifici Mondo, San Massimo, completamento del San Michele

Incontro e ascolto degli stakeholder locali in un percorso guidato per l'individuazione delle modalità e dei criteri attraverso cui selezionare i nuovi usi ed i progetti di riuso del patrimonio culturale, in linea con i principi  dell'economia circolare. Ecco gli obiettivi del progetto Clic Horizon 2020 presentato stamattina a Palazzo di Città.

Salerno città pilota e i beni da recuperare

L'istituto IRISS CNR e il Comune di Salerno hanno illustrato i primi risultati della mappatura dei beni culturali in abbandono nella città di Salerno. Raffaele Lupacchini, dirigente risorse comunitarie del Comune di Salerno, ha spiegato: "Il Comune ha aderito ad un partenariato internazionale che coinvolge 13 Paesi europei, si è messo in discussione e si è offerto come città test per sperimentare modelli innovativi per il recupero del patrimonio culturale della città. Abbiamo messo a disposizione non solo le buone prassi - casi di successo per l'utilizzo dei fondi comunitari - ma anche gli immobili della città che necessitano di interventi come recupero, razionalizzazione e funzionalizzazione per la comunità. Pensiamo agli edifici Mondo, a Palazzo San Massimo, al completamento del San Michele. Partiamo dall'ascolto delle associazioni per decidere il percorso ideale per restituire alla collettività un patrimonio culturale. Nel progetto siamo l'unica città italiana ma con noi è presente il Comune di Napoli per mettere insieme sinergie e buone pratiche".  

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