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Cronaca

Biblioteca provinciale di Salerno, firmato l'accordo per valorizzarla

Presenti il sindaco Vincenzo Napoli, il presidente della Provincia Michele Strianese, la consigliera provinciale delegata ai beni e attività culturali Paky Memoli e il presidente di Scabec SpA, Antonio Bottiglieri

Questa mattina, a Palazzo Sant'Agostino, è stato siglato il protocollo d'Intesa fra Comune e Provincia per valorizzare la Biblioteca Provinciale. Presenti il sindaco Vincenzo Napoli, il presidente della Provincia Michele Strianese, la consigliera provinciale delegata ai beni e attività culturali Paky Memoli e il presidente di Scabec SpA, Antonio Bottiglieri.

L'accordo

A spiegare i dettagli dell'intesa è stato Strianese: "Con la legge 7 aprile 2014, n. 56 che riordina le funzioni delle Province, e con la successiva Legge 23 dicembre 2014, n. 190, che impone tagli draconiani sia in termini di risorse economiche che umane, le Province perdono le competenze sulla gestione di musei, biblioteche, archivi, edifici storici e istituti culturali che di fatto sono parte del nostro patrimonio culturale. In particolare - ha aggiunto - la Provincia di Salerno, oltre agli altri beni culturali, ha una biblioteca provinciale che, nella sua antica sede di Palazzo Pinto, era in via Mercanti. Nel 1992 viene trasferita nella sua attuale sede di via Valerio Laspro e negli anni implementa il patrimonio librario che diventa sempre più autorevole attraverso acquisizioni e donazioni. Oggi però, in accordo con il settore Musei, Biblioteche e Pinacoteche, diretto da Ciro Castaldo, abbiamo la necessità di conservare in maniera adeguata questo patrimonio e di valorizzarne una corretta fruizione, anche attraverso la regolare apertura pomeridiana al pubblico o attraverso un percorso di digitalizzazione che permetta una moderna fruizione on line.  Per questo abbiamo chiesto al Comune, che ha subito risposto al nostro appello, di muoverci in sinergia su questo tema, e in contemporanea abbiamo pensato di coinvolgere Scabec SpA, società in house della Regione Campania deputata proprio alla valorizzazione e promozione dei beni culturali della regione. Ringrazio la Consigliera provinciale delegata ai Beni e attività culturali, Paky Memoli, per avere coordinato le operazioni con Palazzo di Città. Ringrazio il sindaco Napoli, per la disponibilità dimostrata e il presidente Bottiglieri, per il prezioso supporto, con lui ringrazio anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ancora una volta sensibile alle esigenze del nostro territorio”.

Il commento di Cicalese (Giovani Socialisti):

La bellissima notizia di questa mattina, che lascia presagire la volontà di ridare ai cittadini uno spazio pubblico fondamentale per la vita culturale della città e della provincia intera quale la biblioteca provinciale, non può lasciarci senza fiato. Da oltre due anni siamo in costante contatto con la dirigenza della Provincia di Salerno per far sì che uno dei nodi principali per gli studenti salernitani potesse essere sciolto. Finalmente le istituzioni (Regione Campania per mezzo della Scabec, Provincia e Comune di Salerno, che ringraziamo in toto per questo incredibile risultato, il primo di una lunga serie) hanno firmato un protocollo d’intesa che lascia presagire la volontà di realizzare quello che non è un nostro sogno, ma un atto dovuto verso tanti giovani e/o appassionati che finalmente potranno avere a disposizione una delle biblioteche più interessanti, nonché la biblioteca provinciale più antica d’Italia. Mentre noi siamo senza fiato, in positivo, per un’attività che siamo certi porterà nuova luce in un’area strategica spesso dimenticata dalle istituzioni per motivi legati, soprattutto, alla penuria di fondi da dedicare a un punto d’interesse che necessita di costante attenzione, c’è un giovane amministratore che si prodiga nell’ennesimo atto del suo sceneggiato che va in onda sui social a cadenza semi-quasi-regolare. Anche questa volta il giovane salernitano non si è smentito, dando fiato alle trombe per provare a rincorrere i meriti su un’azione che non lo ha visto protagonista neanche nei più strani sogni degli attori protagonisti del protocollo d’intesa.
Dunque, mentre tre Enti davano il via a una vera e propria rivoluzione culturale per la ripresa della biblioteca provinciale, il giovane si affannava a percorrere la strada che porta alla biblioteca provinciale per avviare le riprese di una nuova puntata del suo sceneggiato. Evidentemente provato dal calore estivo e dalla necessità di fare in fretta nell’eseguire il suo ciak, l’attore ha dato prova di un fiatone (lui che col fiato è fissato) che attestava l’ennesimo tentativo di rincorrere eventuali meriti su un’attività che esula dalle sue competenze e dalle sue attività quotidiane. Al giovane consigliere e amico vogliamo – in qualità di gruppo giovanile che per l’ennesima volta deve ribadire l’ovvio, ossia che i giovani salernitani attivi in politica non sono assolutamente paragonabili a una figura così povera di contenuti – citare Confucio: “L’uomo superiore è contento e sereno, l’uomo da poco è sempre inquieto e pieno d’affanno”.

Esulta Dante Santoro:

“Commentiamo una nuova missione compiuta ed anche un miracolo doppio che si realizza: in tre mesi abbiamo fatto riaprire la Biblioteca provinciale di pomeriggio ed abbiamo resuscitato i morti che per anni hanno taciuto è tenuta delittuosamente chiusa la biblioteca per scelta politica. Abbiamo cancellato questo simbolo dell’ignoranza politica di questi anni, il nostro fiato sul collo regala una grande novità a migliai di studenti salernitani, tutto quadro nei pochi mesi da quando siamo in Provincia. L’ avevamo promesso ed in pochi mesi dalla mia elezione in Consiglio Provinciale scriviamo una nuova pagina di storia per gli studenti di Salerno e provincia. Con la nostra operazione #fiatosulcollo, dopo la riattivazione del nuovo sistema di condizionatori, ora vinciamo la battaglia più importante per un diritto leso a migliaia di studenti. In pochi mesi abbiamo resuscitato i morti che hanno tenuto chiusa la biblioteca per un decennio”. Una nuova missione compiuta importante per Dante Santoro, che da sempre ha dimostrato un rapporto di vicinanza e reciprocità con gli studenti salernitani.

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