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Cronaca

Un eroe silenzioso di nuovo in "trincea": tutti al fianco di Bruno Bove

Bruno Bove, il noto Caporeparto dei caschi rossi in congedo, pluridecorato e insignito, nel 2002, alla Croce di Cavaliere della Repubblica, sta affrontando una nuova battaglia, ma questa volta contro un brutto male

"Ove tutti fuggono, io vado". E' da sempre fedele al motto dei Vigili del Fuoco che ha ormai impresso nel cuore, Bruno Bove, il noto Caporeparto dei caschi rossi in congedo, pluridecorato e insignito, nel 2002, alla Croce di Cavaliere della Repubblica per meriti di servizio. Sta affrontando una nuova battaglia, Bove, ma questa volta, contro un brutto male che, però, non riesce a spaventarlo. Ad inaugurare la sua quarantennale missione a servizio di chi è in pericolo, fu il salvataggio di una famiglia intera da un'auto in fiamme.

Ma sarebbe impossibile elencare le innumerevoli operazioni in cui il salernitano, con tenacia e costante impegno, si è messo a servizio delle persone in difficoltà, salvando vite umane, dal terremoto del ’76 fino a quello di San Giuliano, sempre in prima linea, sprezzante del pericolo. Non lo lascia solo un attimo, ora che è lui a lottare per la sua salute, il figlio Mirko che, punto di riferimento per l'Humanitas di Salerno, sulle orme del papà, compie a sua volta quotidianamente preziosi interventi correndo in aiuto di chi ha bisogno.

Un via vai di caschi rossi, all'ospedale San Leonardo, per sostenere e stare accanto all'eroe silenzioso. Tramite Salernotoday.it, Bruno Bove ringrazia vivamente il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Salerno ed i volontari dell'Humanitas capitanati da Roberto Schiavone che, senza indugiare, hanno contribuito alla raccolta del sangue necessaria per il suo intervento che è andato a buon fine. La nostra redazione augura una pronta guarigione all'eroe.

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