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Cronaca Nocera Inferiore

Camorra e politica: l'Antimafia interroga Manlio Torquato

Il sindaco della città di Nocera Inferiore è stato sentito dagli inquirenti come persona informata dei fatti. Sigillate le sue dichiarazioni. Nei prossimi giorni toccherà a consiglieri comunali ed ex candidati a sindaco

Dopo l’inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura Antimafia su una presunta compravendita di voti durante le ultime elezioni amministrative  a Nocera Inferiore e sugli interessi che Antonio Pignataro avrebbe avuto in seno all’amministrazione comunale, nei giorni scorsi – riporta Il Mattino – è stato sentito anche il sindaco Manlio Torquato come persona informata sui fatti. Le sue dichiarazioni, ovviamente, sono state sigillate. Ma è molto probabile che gli inquirenti abbiano chiesto al primo cittadino, rieletto di recente alla guida della città con il supporto di una coalizione di centrosinistra, delle delucidazioni anche sulla nota delibera d’indirizzo di variante al Puc, propedeutica per il clan Pignataro all’acquisto di un terreno confinante con la Diocesi. Nei prossimi giorni saranno chiamati a deporre anche gli ex candidati alla carica di sindaco (Mario Stazione è stato già sentito dalla Dda a giugno) e i consiglieri comunali.

Le accuse

Le indagini sono la prosecuzione dell'inchiesta "Un'altra storia", condotta dalla Dda con un blitz del 2016 contro i fratelli Michele e Luigi Cuomo. Questa volta però, la figura di spicco che emerge è quella di Antonio Pignataro, affiliato alla NCO di Raffaele Cutolo. Nel 2015 Pignataro aveva avuto la concessione di espiare la pena ai domiciliari per gravi motivi di salute. Dalle indagini, pare che invece si fosse tuttavia nuovamente imposto come referente criminale sul territorio di Nocera. Insieme a Ciro Eboli (cognato di Luigi Cuomo e di Luigi Sarno) avrebbe rivendicato il suo carisma criminale sul territorio attraverso diversi episodi i cui riscontri sono ora nero su bianco da parte degli inquirenti. Pignataro avrebbe mostrato interesse anche per le ultime elezioni a Nocera Inferiore. Insieme ad alcuni sodali, si sarebbe accordato con il consigliere Carlo Bianco (ex consigliere della lista "Riformisti") che avrebbe avuto dal "boss" la promessa di ottenere voti attraverso "la forza di intimidazione di quest'ultimo" in cambio "della erogazione della utilità, rappresentanta dal cambio di destinazione urbanistica di un fondo ubicato nelle vicinanze delle proprietà della diocesi di Nocera Inferiore, sul quale doveva essere realizzato un edificio da destinare alla mensa Caritas. A riguardo, ci sarebbe stato l'interessamento e coinvolgimento diretto dello stesso Pignataro, di Ciro Eboli e di Antonio Cesarano (ex assessore del Comune di Nocera Inferiore). Secondo la Dda, questi ultimi tre avevano il compito di fungere da tramite tra il consigliere comunale Bianco e Pignataro (che non poteva uscire di casa, perchè ai domiciliari). Bianco non sarà poi eletto

Le indagini appurarono poi che dalle sollecitazioni di Bianco, la giunta di Nocera il 16 maggio 2017 adottò l'atto di indirizzo ai funzionari comunali propedeutico alla variante al Puc, che coinvolgeva il terreno indicato e oggetto dell'interesse del gruppo. Per questo, Bianco avrebbe ottenuto la promessa di un pacchetto di 100 voti in ragione della sua candidatura nella lista "Moderati per Torquato". 

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