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Cronaca Battipaglia

Cani di Battipaglia in strutture abusive fuori provincia: animalisti contro il Comune

Il canile "abusivo", convenzionato con il Comune di Battipaglia, si trova a Torre del Greco. Dovrà essere abbattuto e 500 cani dovranno essere collocati altrove. Gli animalisti hanno convocato una conferenza stampa

Battipaglia non ha un canile comunale, da sempre. I cani randagi accalappiati in città vengono, dunque, inviati a Torre del Greco, presso una struttura di riferimento convenzionata, dopo una gara d'appalto ad evidenza pubblica che servì poi ad affidare alla struttura Green Park la custodia degli animali. Ora, però, gli animalisti sono in rivolta e hanno convocato oggi una conferenza stampa a Battipaglia. Ex volontari della Lega del Cane, sezione di Battipaglia, la LEIDAA e l'avvocato Paola Contursi che li supporta intendono chiarire la propria posizione: il canile convenzionato è abusivo e va demolito. Lo intima un'ordinanza del Comune di Torre del Greco

Ha "tuonato" anche l'onorevole Paolo Bernini di M5S. "Lo scorso novembre, a seguito di numerose richieste di aiuto da parte dei volontari che lamentavano l'impossibilità di far adottare i cani, mi sono recato - ha spiegato Bernini - nel canile "Green Park" di Torre del Greco. Accompagnati ed autorizzati dai carabinieri della locale caserma siamo entrati nella struttura - in orario di apertura al pubblico- riscontrando una serie di palesi violazioni. Il canile è stato dapprima sequestrato e con ordinanza comunale è stato disposto "l'abbattimento e il ripristino dei luoghi perché la struttura, costruita nel Parco Nazionale del Vesuvio, è del tutto abusiva". E' assurdo che la struttura sia stata finanziata per anni con soldi pubblici.In queste ore sto provvedendo a diffidare legalmente i sindaci dei comuni convenzionati affinché i 500 cani ivi detenuti siano ricollocati immediatamente presso strutture idonee, e solleciteró controlli stringenti al fine di tutelare gli animali".

A quale provvedimento fa riferimento l'onorevole Bernini? All'ordinanza numero 90 del 9 febbraio 2017, emessa dal Comune di Torre del Greco. Nell'ordinanza, il Comune fa riferimento alla relazione tecnica, protocollo numero 75821/2017 del 28 novembre 2016, redatta dal Servizio Antiabusivismo Edilizio a seguito di un sopralluogo effettuato presso il canile demnominato Green Park. "Il sopralluogo - si legge nella nota del Comune di Torre del Greco - era scattato dopo la richiesta dei Carabinieri della stazione di Torre del Greco, congiuntamente a personale dei Vigili Urbani e del Dipartimento comunale di prevenzione Servizio Veterinario. Durante il sopralluogo è stata accertata la costruzione di opere abusive. Il Comune avverte i gestori della struttura Green Park che in caso di  inottemperanza si procederà alla demolizione delle opere e al recupero delle spese". Poi il passaggio che ha meravigliato gli animalistri: "Richiedere all'Autorità Giudiziaria, qualora non ancora avvenuto, il dissequestro del cantiere ai fini del ripristino".

L'avvocato Paola Contursi, decisa a dare battaglia insieme agli animalisti, ha apertamente contestato l'operato del Comune di Battipaglia e in conferenza stampa farà la cronistoria degli ultimi anni, chiarendo passaggi ma anche snocciolando dati e cifre. Il suo pensiero è già noto da alcune ore, reso pubblico con un lunghissimo post che l'avvocato ha scritto sulla propria bacheca facebook.

Ecco gli stralci salienti: "In data 29 settembre 2016, il Comune di Battipaglia indiceva gara per l'aggiudicazione del servizio ricovero e mantenimento cani randagi. L'aggiudicazione prevedeva una durata di mesi 18 per l'ammontare di euro 163.800 + Iva (per un numero presunto di circa 100 cani, nella realtà 115, dunque 200mila euro, oltre Iva). Alla gara partecipava il Canile Green Park di Torre del Greco. Alfredo Riccio, all'epoca delegato della LNDC, segnalava irregolarità all'interno di quella struttura e chiedeva al Comune di verificare le segnalazioni dei volontari, che denunciavano spazi angusti per i cani, mancata conformità dei box, mancata cura degli animali, assenza di norme igienico sanitarie, mancanza di ambulatorio veterinario, mancato smaltimento delle acque reflue, in un canile che si trovava alle pendici del Vesuvio, nel bel mezzo del Parco Nazionale, in un'area dove vigeva un vincolo di inedificabilità assoluta. Nel frattempo il canile siglava convenzione con il Comune di Battipaglia, aggiudicandosi il bando".

"In data 30 settembre - prosegue l'avvocato Contursi - protocollavamo una richiesta al Comune affinché con estrema urgenza disponesse un sopralluogo all'interno del canile e verificasse lo stato dei luoghi e lo stato di salute degli animali. Depositavano formale richiesta di accesso agli atti per conoscere il numero degli animali presenti in canile ed avere copia della documentazione amministrativa. Il 16 ottobre, invece, protocollavamo richiesta di sopralluogo congiunto con il Comune ed i volontari all'interno del Canile, per verifica e censimento urgenti. Il giorno 17 dello stesso mese, pubblicavamo una lettera aperta alla Sindaca Cecilia Francese, richiamandola agli impegni presi in campagna elettorale sul tema della tutela degli animali ed invitandola ad un tavolo tecnico. Dopo il sopralluogo non congiunto effettuato, contestavamo l'operato del Comune e formulavamo istanza di accesso agli atti per verificare le risultanze di quel sopralluogo, chiedendo planimetria generale del canile e dei box allocati. In data 11 novembre 2016, su espresso mandato dell'onorevole Paolo Bernini presente sul posto, ci recavamo presso il Comando Stazione Carabinieri di Torre del Greco, mettendo a disposizione i dati in nostro possesso. L'onorevole Paolo Bernini sta provvedendo a diffidare i Comuni - compreso quello di Battipaglia - a revocare la convenzione con quel canile. Intanto il Comune continua a pagare ed a sua discolpa esce con una nota che definiamo stonata, cioè un comunicato stampa nel quale si dice non ce ne siamo accorti".

 

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