rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Carenza di personale al carcere di Salerno: la protesta della polizia penitenziaria

Il segretario del Sppe Fattorello: "Si registra ancora la chiusura della sesta sezione, che priva così l'Istituto penitenziario di un reparto di isolamento/separazione, creando notevoli disservizi dovuti a carenze operative nella gestione di detenuti"

Esplode la protesta degli agenti della Polizia Penitenziaria che lavorano presso il carcere di Fuorni, i quali , da due giorni, rifiutano i pasti nella mensa di servizio. Nel mirino dei poliziotti - spiega il segretario nazionale del Sppe Emilio Fattorello – “il perdurare di una serie di disagi, ad iniziare dalla mancanza dei dovuti interventi promessi e mai mantenuti da parte di un amministrazione irresponsabile ed assente, ritenendosi preso in giro dalle promesse avanzate anche dallo stesso Capo del Dap – Santi Consolo, in visita all’istituto nel decorso gennaio 2016. Ormai - prosegue - sono note a tutti, nessuno escluso le criticità denunciate, ma ad oggi, non cambia nulla: si registra ancora la chiusura della sesta sezione, che priva così l’Istituto penitenziario di un reparto di isolamento/separazione, creando notevoli disservizi dovuti a carenze operative nella gestione di detenuti sottoposti a particolari regimi penitenziari”. Si tratta di problematiche che “ da tempo vengono denunciate e che rendono sempre più critiche e precarie le condizioni lavorative, al punto da ledere la stessa dignità professionale della polizia penitenziaria all’interno della Casa Circondariale di Salerno- Fuorni”.

Sulla questione interviene il segretario dei Radicali Salerno “Maurizio Provenza” Donato Salzano: “La Comunità Penitenziaria di Fuorni illuminata dalla consapevolezza della lotta nonviolenta solitaria dei compagni della Uilpa Penitenziari. Il loro essere speranza nel dare corpo con il digiuno alla denuncia della flagrante illegalità in cui versa la Casa Circondariale di Salerno, ma più in generale da tempo tutte le carceri e il processo penale nei distretti di Corte d’Appello. La stessa lotta che è sempre stata di Marco Pannella, del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito e di Rita Bernardini giunta solitaria al 21° giorno di sciopero della fame per la riforma del processo penale e dell’ordinamento penitenziario, nel silenzio assordante di tutte le istituzioni repubblicane e di gran parte degli organi di stampa. Il carcere quale appendice illegale di un processo penale altrettanto illegale, dove il virus pestifero della ragion di Stato infetta inesorabilmente lo Stato di Diritto e il Diritto Universale alla Conoscenza”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carenza di personale al carcere di Salerno: la protesta della polizia penitenziaria

SalernoToday è in caricamento