Gestione illecita di rifiuti: sequestrata un'azienda zootecnica di Casal Velino
Nel corso di un controllo all'interno del terreno in questione i militari hanno accertato che l'attività di allevamento dei capi bovini avveniva in strutture costituite da paddock coperti e scoperti nonché in attigue aree recintate in terreno battuto
Un’area di 1500 metri quadrati - formata da paddock coperti e scoperti che, a loro volta, costituiscono un’azienda agricola e zootecnica per l’allevamento di bovini – è stata sequestrata dai carabinieri del Noe di Salerno e della stazione di Acquavella nel comune di Casal Velino. Nel corso di un controllo all’interno del terreno in questione i militari hanno accertato che l’attività di allevamento dei capi bovini avveniva in strutture costituite da paddock coperti e scoperti ma anche in attigue aree recintate in terreno battuto. In particolare i paddock sono risultati privi degli idonei sistemi di raccolta e regimentazione degli effluenti zootecnici che dalle aree pavimentate ruscellavano sull’attiguo terreno battuto, non impermeabilizzato, formando in questo modo visibili e consistenti ristagni.
Nello specifico i recinti per gli animali erano privi degli idonei sistemi di raccolta e regimentazione degli affluenti zootecnici (come feci animali, urine e letame) che scorrevano sul vicino terreno circostante. Non solo, ma il legale rappresentante dell’azienda è risultato sprovvisto della prescritta comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento. Per questo nei suoi confronti si è configurata l’ipotesi di reato prevista dal Codice dell’Ambiente. Nella circostanza è stato anche richiesto l’intervento di personale dell’Asl di Vallo della Lucania (l’unità operativa di Veterinaria), che è subito intervenuto redigendo un verbale d' ispezione dei luoghi e prescrizioni. Nel corso del controllo, inoltre, alla luce delle responsabilità penali circa l’illecita gestione dei rifiuti speciali, il legale rappresentante dell’azienda è stato deferito in stato di libertà ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania, guidata dal procuratore capo Giancarlo Grippo.