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Cronaca Cava de' Tirreni

Rubava merendine e soldi dalle scuole: condannato a 3 anni di carcere

Era stato arrestato durante un furto all’interno del Liceo di Via Filangieri A.V. , poi sottoposto ad un obbligo e ripreso dalle telecamere di sicurezza in azione nel mezzo di un nuovo episodio simile. Rispondeva di ben tre episodi di furto

Era stato arrestato durante un furto all’interno del Liceo di Via Filangieri A.V. , poi sottoposto ad un obbligo e ripreso dalle telecamere di sicurezza in azione nel mezzo di un nuovo episodio simile. E pizzicato, infine, per la terza volta ad armeggiare in un'altra scuola. Ora il trentanovenne, già noto alle forze dell’ordine per ulteriori precedenti penali, chiamato a rispondere del tris di colpi, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi al termine del processo celebrato in tempi record in risposta alla sua recidiva dal Tribunale di Nocera Inferiore. A.V. , difeso dall’avvocato Antonello Coppola, fu beccato la prima volta, nel corso della notte del tre ottobre, armato di un cacciavite lungo 32 centimetri a batteria infilato nella gettoniera. L'arnese serviva a forzare la macchina distributrice: la sorpresa per lui fu l’appostamento dei carabinieri all’interno del plesso scolastico, con il blitz scattato nel mentre della consumazione del reato. Il giudice Franco Russo Guarro, nelle motivazioni della sentenza, sottolinea «la spiccata capacità delittuosa» contestata ad A.V. , finito al centro della trappola costituita dai carabinieri. 

La notte dell’arresto in flagranza, col procedimento concluso con il rito direttissimo, erano appostate due squadre di carabinieri in borghese in due diversi istituti superiori, considerati a loro volta bersagli ad alta probabilità, da mezzanotte alle sei, per individuare il responsabile di precedenti colpi: d’accordo con i dirigenti scolastici, gli investigatori erano pronti ad intervenire in caso di movimenti sospetti, attendendo il momento della comparsa. Il ladro che rubava merendine e soldi - ricavate dalle stesse - provocò dei rumori di ferraglia all’ingresso della palestra dell’istituto di via Filangieri, forzando due porte per poi giungere in prossimità del distributore: qui, una volta inserito l’arnese elettrico, è finito in manette. L’episodio è stato superato da altri due fatti analoghi compiuti nonostante il procedimento in corso, contro altri due distributori, dove però invece dei militari c’erano delle telecamere. Per questi due nuovi episodi la sua sagoma, oltre che profilo, fu riconosciuta e descritta in dettagliate informative di reato, costategli un aggravamento dell’iniziale obbligo di dimora e poi il carcere, con la restrizione tuttora in vigore. A.V. , condannato per furto aggravato senza attenuanti a tre anni e quattro mesi di reclusione, si trova nel carcere di Fuorni

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