Cava de' Tirreni, truffa sui fondi per l'agricoltura: due donne a rischio processo

Truffa nell'erogazione di contributi per migliaia di euro: rischiano il processo due persone, accusate di aver ingannato, con tanto di documenti, i funzionari dell'Agea per ottenere contributi e fondi comunitari. Sullo sfondo gli aiuti che l'Unione Europea elargisce a favore della produzione agricola dei paesi della comunità, con aiuti a produttori attraverso contributi e premi. Questo attraverso l'Agea, Agenzia Governativa per l’Erogazione in materia di Agricoltura. Secondo la Procura di Nocera Inferiore, le due donne avrebbero contraffatto la disponibilità e titolarità di titoli Pac (politica agricola comunitaria), creando falsi contratti di cessioni di terreni appartenenti a diversi agricoltori, titolare dei fondi stessi. I fondi indebitamente ottenuti riguardavano il contributo a favore di produttori di tabacco. La prima, A.S. di 58 anni, per almeno sei anni avrebbe indotto al falso i funzionari, riuscendo a beneficiare di contributi comunitari. 

Nel 2010, avrebbe ottenuto la cifra di 36mila euro, così come per il 2011, 2012 e 2013; 26mila euro per il 2014 e 26mila per il 2015. Tutto questo a danno dell'Agea,grazie ad una serie di documenti c di documentazione che sarebbe passato da Cava de' Tirreni, Sondrio e Milano. Per la seconda, la medesima accusa, A.S. di 59 anni. Con lo stesso meccanismo, avrebbe falsificato la domanda unica di pagamento all'insaputa del reale titolare, per ottenere i fondi. In questo caso, la procura ha quantificato in 12mila euro la cifra incassata e risalente al 2013. Le due sono ora state raggiunte da una richiesta di rinvio a giudizio per truffa da parte del sostituto procuratore Roberto Lenza, con udienza fissata davanti al gup per il prossimo 17 maggio.