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Cronaca

Bovini vaganti a Cava: è guerra tra Comune e animalisti

Al centro dell'acceso confronto, i bovini vaganti per i quali il sindaco Marco Galdi ha emanato un'ordinanza per la distruzione

Battaglia in corso tra la Lav e il Comune di Cava. Ma partiamo dall'inizio. Al centro dell'acceso confronto, i bovini vaganti per i quali il sindaco Marco Galdi aveva emanato un'ordinanza per la distruzione: scesi in campo accanto agli attivisti di Venganch’io Cavese, i volontari della Lav già allora ricordarono al Primo cittadino di Cava che “i bovini sono animali tutelati dalla norma penale, legge 189 del 2004, che ha introdotto nel codice penale gli artt. 544 bis e ter c.p. per reprimere condotte integranti uccisioni e maltrattamenti non giustificati".

"Fu immediata la risposta del Sindaco, il quale dopo aver provveduto a chiedere parere circa l’illegittimità della suddetta ordinanza sindacale del 2011, ha divulgato una nuova ordinanza, la n.60 dell'1 Ottobre 2013 con la quale, si legge, intende procedere con l'abbattimento e la successiva distruzione delle carni dei 13 bovini - raccontano dalla Lav -  Per questo motivo è partita una nuova diffida con l'intento di salvare i 13 bovini in questione. La mancata identificazione del proprietario dei bovini non giustifica la necessità di procedere con l'abbattimento. Viene fatto notare che in una situazione analoga, il Comune di San Gregorio da Sassola (Rm) ha ritirato un'ordinanza con la quale disponeva l'abbattimento di 17 suini adulti privi di contrassegni identificativi". 

Già partita, dunque, la seconda diffida per Galdi: della questione si sta occupando il vice presidente della Lega Anti Vivisezione nazionale, Roberto Bennati. Intanto, aleggia una forte delusione da parte degli animalisti nei confronti del sindaco di Cava "che non ha mantenuto la parola data", sottolineano in coro i volontari.

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