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Cronaca

Gli studenti del liceo scientifico “Genoino” di Cava alle Olimpiadi di Matermatica

uidati dalle docenti Anna Formisano, Maria Luisa Oliva, Giovanna De Matteo, Annamaria Avella, Giuseppe Di Giuseppe, Assunta Sabini e Paola Santoro, alcuni allievi per vari mesi si sono allenati al liceo per partecipare alle competizioni di matematica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Li muove la passione. Quella della magica alchimia dei numeri che, dietro un numero infinito di combinazioni, celano sempre una o più soluzioni. Per gli studenti del liceo scientifico “Andrea Genoino” di Cava de’ Tirreni la matematica è fonte di ispirazione: una sfida esaltante prima ancora che una passione viscerale. Guidati dalle docenti Anna Formisano, Maria Luisa Oliva, Giovanna De Matteo, Annamaria Avella, Giuseppe Di Giuseppe, Assunta Sabini e Paola Santoro, alcuni allievi (appartenenti in maniera trasversale a diverse classi) per vari mesi si sono allenati al liceo per partecipare alle competizioni nazionali di matematica. Lo scorso 12 aprile una rosa di studenti ha preso parte alle Olimpiadi di “Problem solving” a Cesena, mentre altri hanno gareggiato a Perugia (quasi in contemporanea, l’11 ed il 12 aprile) nell’ambito del progetto “Matematica&Realtà”. In calendario per il 2 maggio, inoltre, la partecipazione alle Olimpiadi di matematica a Cesenatico, per accedere alle quali i ragazzi si sono già confrontati, a livello provinciale e regionale, con alcuni loro coetanei. In quest’ultima competizione sono riposte le aspettative di studenti e corpo docente, in parte già soddisfatti per i risultati riportati a Cesena, dove il team del “Genoino”, confrontandosi con studenti di tutta Italia, si è classificato al 13esimo posto. “Per me la matematica è una grande passione che nasce dalle scuole elementari – ha spiegato Francesco Scavella, un allievo del Genoino nella squadra per le Olimpiadi di matematica – Mi piace perché non è solo una materia, ma un’arte. E’ una sfida che diventa tanto più esaltante quanto più difficile è il quesito, che spesso può nascondere anche più soluzioni”. Sulla stessa falsariga le parole di un altro studente, Adriano Esposito, il quale ha sottolineato che “l’elemento più intrigante della competizione è il fatto che sia un gioco di squadra per cui particolarmente importante è il feeling che si crea con i compagni; al di là di questo è affascinante pensare che un unico problema può nascondere più soluzioni”. Soddisfatta per il desiderio dei ragazzi di porsi sempre e più ambiziosi traguardi, in matematica come in altre discipline, la dirigente scolastica Stefania Lombardi la quale, in più occasioni, ha sottolineato di “voler lavorare, in sinergia con i docenti, per offrire agli studenti nuove opportunità, che diano loro utili strumenti utili per affrontare il mondo del lavoro e leggere la realtà nella quale sono immersi”.

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