Ospedale Unico Valle del Sele, il bagnino-eroe: "Soluzione assurda"
Caroccia: "I soldi sono importanti, ma senza la salute non sono nulla: il direttore Squillante dovrebbe optare altre decisioni per risparmiare"
Assurda, l'ipotesi di un solo presidio nella Piana del Sele, secondo l'eroe-bagnino Pierluigi Caroccia, impegnato in prima linea nella lotta contro la chiusura dell'ospedale di Agropoli. A seguito della nota su cui si è soffermata la parlamentare Pd Sabrina Capozzolo, circa la conferma della chiusura, seppur non immediata, del nosocomio, Caroccia fornisce interessanti spunti di riflessione.
"L'altra sera a Capaccio, una lite finì a coltellate: un ragazzo di 25 anni, con una profonda ferita al torace, fu condotto di corsa presso l'ospedale di Agropoli - ricorda il bagnino-eroe - se vi fosse stato il blocco dei ricoveri presso il nosocomio, il ragazzo sarebbe dovuto andare a Vallo della Lucania o ad Eboli: il giovane sarebbe morto dissanguato. Questo è il rischio che toccherà a tutti noi, a causa della decisione da parte di chi, dietro ad un tavolo, esegue scelte contro la popolazione".
"Come faranno le persone che abitano, ad esempio, a Felitto, o nelle altre zone montagnose del Cilento senza un ospedale vicino? - si domanda, preoccupato, Caroccia - I soldi sono importanti, ma senza la salute non sono nulla. Il direttore Squillante dovrebbe optare altre decisioni per risparmiare denaro, anziché chiudere gli ospedali. Un esempio? Il dimezzamento dei stipendi ai politici: nessuno di loro sta lottando seriamente per salvare l'Ospedale di Agropoli".
