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Cronaca

Le mani della mafia sul business delle barche, a Isola Bella: 31 arresti, c'è anche un salernitano

Lo specchio d'acqua circostante la nota località turistica taorminese “Isola Bella”, era finito sotto il controllo degli esponenti del clan Cintorino, di stanza a Calatabiano, ma collegata alla famiglia catanese dei Cappello

All'alba è scattato il blitz che ha impegnato 200 finanzieri del  omando provinciale di Catania e personale della compagnia di Taormina, con la collaborazione del servizio centrale investigazione criminalità organizzata (S.C.I.C.O.) e del reparto operativo aeronavale di Palermo. Tra gli arrestati, anche il salernitano E.S. di Salerno, classe 1973, accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso, rapina, usura. Lo specchio d'acqua circostante la nota località turistica taorminese “Isola Bella”, era finito sotto il controllo degli esponenti del clan Cintorino, di stanza a Calatabiano, ma collegata alla famiglia catanese dei Cappello. Controllo condiviso con gli esponenti della famiglia Brunetto che fanno riferimento invece ai Santapaola-Ercolano. Al centro degli interessi c'erano le attività di noleggio delle imbarcazioni per le escursioni: gli esercenti erano infatti costretti a “cedere” quotidianamente una parte dei loro guadagni, un giro d'affari stimato dagli stessi esponenti del clan in 20 mila euro al giorno durante la stagione estiva.

I dettagli

L'operazione

Come riportano i colleghi di Cataniatoday, sono state disposte delle misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale etneo nei confronti di 31 persone (26 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) indagate, in concorso, per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsioni, trasferimento fraudolento di valori, usura, associazione finalizzata al narcotraffico, detenzione e spaccio di stupefacenti nonché rapina. Con lo stesso provvedimento giudiziario, i finanzieri stanno sottoponendo a sequestro preventivo finalizzato alla confisca (anche per sproporzione) un patrimonio societario di pertinenza dei clan Cappello-Cintorino nonché dei Santapaola- Ercolano (famiglia Brunetto) del valore complessivo di oltre 1 milione di euro (costituito da una società di noleggio di acquascooter, un bar e un lido balneare di Giardini Naxos e una ditta attiva nel settore dei lavori edili).

Le aziende sequestrate

Tra i destinatari della custodia cautelare in carcere vi sono i reggenti del clan Cintorino, espressione della famiglia mafiosa catanese dei Cappello, attivi, su Catania, Calatabiano, Giardini Naxos e Taormina. Nella rete di attività economiche più redditizie controllate dai Cappello-Cintorino spicca il business delle escursioni turistiche con barche da diporto nel tratto di mare antistante Isola Bella di Taormina.
 


 

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