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Cronaca

Impianto di compostaggio, l'affondo di Celano: “Il sindaco deve chiarire”

Lettera indirizzata al primo cittadino di Salerno, Enzo Napoli, al consigliere comunale all'ambiente, Angelo Caramanno, e al Dirigente del Settore Ambiente, ingegnere Luca Caselli. Il consigliere Roberto Celano(Forza Italia) chiede di conoscere il destino dell'impianto di Salerno

“Il sindaco deve fornire chiarimenti in merito all'impianto di compostaggio“. Con una lettera indirizzata al primo cittadino di Salerno, Enzo Napoli, al consigliere comunale all'ambiente, Angelo Caramanno, e al Dirigente del Settore Ambiente, ingegnere Luca Caselli, il consigliere Roberto Celano (Forza Italia) ha chiesto all'amministrazione comunale di “fare chiarezza su quanto stia accadendo per l'impianto di Salerno, le cui vicissitudini stanno creando evidentemente motivo di contrapposizione tra le popolazioni dei territori su cui il Governatore vorrebbe, non essendone evidentemente capace - si legge nella nota stampa - realizzare nuovi funzionanti impianti di compostaggio“.

Le stoccate

“Nonostante le smentite di rito, è evidente a tutti - scrive Celano - che la Provincia di Salerno e l'intera Campania siano sull'orlo di una grave emergenza per quanto attiene il ciclo integrato dei rifiuti. In questi anni abbiamo assistito a chiacchiere, a continui cambiamenti di umore sulla necessità o meno di realizzare impianti terminali per lo smaltimento dei rifiuti, alle "balle" raccontate sullo smaltimento in breve tempo delle ecoballe ammassate da decenni in Regione. Nel frattempo si assiste a stanziamenti milionari di risorse, non per risolvere definitivamente l'annoso problema che si presenterà presto nella sua gravità, ma per continuare a resistere ed a procrastinare le difficoltà, per finanziare nuovi siti di stoccaggio e gli stipendi di direttori generali collocati alla guida di ATO ancora non operativi. Si paga di più per lo smaltimento dell'indifferenziato ed anche dell'organico, non essendo ancora dopo oltre due anni, riusciti a riaprire un impianto, quello di compostaggio di Salerno, su cui non solo le opposizioni ma anche l'ANAC ha scritto tanto e sulla cui realizzazione e gestione non è ancora stato possibile conoscere l'opinione della Procura di Salerno, sollecitata anche dal dottor Cantone. Non si comprende come mai, anche a seguito del discutibile affidamento alla “Salerno Pulita” S.p.A. dell'impianto, lo stesso, nonostante i tanti annunci di imminente riapertura, sia ancora chiuso, con aggravio di costi sui cittadini ed ipotetico danno erariale. Non è dato sapere quanto sia costato rendere nuovamente operativo l'impianto, anche se ancora non lo è. Vogliamo sapere chi pagherà i costi, quale sia stato l'atteggiamento dell'Amministrazione nei confronti dell’ inadempiente Daneco". 
 


 


 

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