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Cronaca

Comune di Salerno, progressioni economiche orizzontali per i dipendenti

L’appello di Angelo Napoli della Csa provinciale: “Si trovi un accordo ragionevole per le maestranze o venga indetto un referendum tra i lavoratori. In caso contrario si procederà per vie legali”

Al Comune di Salerno continua il confronto tra sindacati e parte pubblica per la definizione delle progressioni economiche orizzontali. Le parti, al momento, sono entrambe favorevoli e ben disposte, ma discordanti per la percentuale degli idonei (rappresentanti sindacali unitari 70% contro parte pubblica 50%). I rappresentanti dei lavoratori confidano in un risultato positivo in quanto già accordi sottoscritti per le annualità 2015, 2016 e 2017, con gli stessi componenti del Comune, si sono conclusi accordi con l'applicazione del 70%.

La proposta

Sulla questione interviene il sindacalista della Csa provinciale Angelo Napoli: “Il primo argomento che si affronterà sarà  la costituzione del Fondo Salario Accessorio Anno 2018, oramai a termine, che per volontà del Comune  dovrà essere decurtato da una somma pari ad 1.328.931,15 euro in quanto occorrono recuperare, per 13 annualità, la somma complessiva di 17.276.105 euro e da noi subito definita indigesta per anomalie contabili contestate dal ministero dell’Economia, avvenute negli anni che partono dal 2004 e arrivano al 2017 come meglio indicato nel riepilogo redatto dall’Ente e già fornito ai sindacati”.

Per il sindacato pare un’ingiustizia far recuperare le somme ai nuovi assunti e/o mobilità volontaria che sono già in servizio o che verranno da qui fino ai prossimi tredici anni, poiché l’Amministrazione ha in programmato un piano assunzionale di 200 lavoratori. “Ragionandoci sopra non si comprende la genesi di tale somme se dovute per sentenze definitive o provvedimenti ingiuntivi e chi è stato il soggetto interessato dai provvedimenti, in quanto noi lavoratori e terminali delle conseguenze, a detta dalla parte pubblica, non ci è stato dato modo di controdedurre e difendersi” sostiene Napoli. “Infine, se tali somme provengono per una non corretta applicazione delle norme sulla costituzione di Fondo Salario Accessorio o per una erogazione di somme non conforme al contratto nazionale di categoria vigente nei momenti della spesa si deve provvedere ad eseguire il recupero presso i soggetti interessati e non eseguire un taglio generalizzato ai solo attuali dipendenti presenti nell'Ente. Nel caso non si dovesse giungere ad un accordo ragionevole e sopportabile come sindacato siamo del parere che unitamente alla rappresentanza sindacale unitaria venga indetto un referendum tra i lavoratori, ma, se questo non avvenisse, si dovrà dare mandato ad un legale per l'opportuna tutela dei lavoratori rappresentati” conclude il sindacalista.

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