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San Valentino, tentò di uccidere il fratello con delle forbici: la condanna

Il giudice lo ha riconosciuto colpevole dei reati di tentato omicidio e lesioni, escludendo i reati contro i militari

S. VALENTINO/SCAFATI. Tentò di uccidere il fratello, provando a tagliargli la gola con un paio di forbici. E' stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione, il marocchino S.F., 32enne protagonista di un episodio risalente al 28 marzo 2015. Era accusato oltre che di tentato omicidio, anche di lesioni e minacce. Secondo indagini, pare che, rincasato, in stato di ebbrezza, pretese di sapere dove fossero la moglie e il figlio. In casa, in quel momento, c'erano anche la cognata e il fratello. Non avendo risposta, prese a minacciare tutti e a distruggere mobili e arredo dell'appartamento. I parenti intervennero per fermarlo, ma l'uomo si recò in cucina in cerca di un coltello, per poi afferrare un paio di forbici. In un secondo momento, si scagliò contro il fratello, che riuscì a bloccarlo ad un braccio, rimediando una ferita superficiale

Sul posto giunsero i carabinieri: il 32enne si scagliò anche contro di loro, minacciando esplicitamente uno dei marescialli che tentò di fermarlo: "Mi ricordo di te, ci vediamo dopo". Poco prima aveva urlato "Vi uccido tutti. Vi taglio la testa", nei confronti dei parenti. Anche in caserma le cose non migliorarono: il marocchino si scagliò nuovamente contro i carabinieri. Rinchiuso in cella di sicurezza, prese a sferrare testate contro il muro in preda ad un delirio. Secondo il giudice è colpevole di tentato omicidio e lesioni: esclusi i reati contro i militari. La condanna è stata di 4 anni e 10 mesi di reclusione.
 

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