Convitto "Tasso", maxi sequestro della Finanza: nei guai ex rettore
Gli ex amministratori avrebbero utilizzato dei soldi per fini personali e non per attività didattiche. Della vicenda si stanno interessando i militari della Guardia di Finanza che hanno segnalato tutto alla Procura regionale della Corte dei Conti
Avrebbero utilizzato dei soldi del Convitto Nazionale “Tasso” di Salerno per fini personali e non per attività didattiche. Della vicenda si stanno interessando i militari della Guardia di Finanza che hanno segnalato alla Procura regionale della Corte dei Conti alcune anomalie riscontrate nella documentazione contabile della struttura situata in Largo Abate Conforti. Per questo i giudici hanno accolto la richiesta del procuratore Marco Catalano dando il via libera al sequestro conservativo di somme per oltre 360 mila euro nei confronti di coloro che hanno amministrato il Convitto dal 2011 al 2013.
Si tratta dell’ex rettore dell’istituto, Maurizio De Gemmis, attualmente presidente della Giovanni XXIII di Cava de’ Tirreni, e dell’ex direttore generale dei servizi amministrativi, Ciro Cozzolino, ora in pensione. Nel provvedimento - riportano i giornali oggi in edicola - si parla di emissione di mandati di pagamento per acquisti personali di telefoni cellulari, televisori, abbonamenti televisivi e crociere; illegittima vendita di terreni e immobili di proprietà del convitto, al fine di creare la “liquidità” utilizzata per l’acquisto di beni di vario genere utilizzati per scopi privati; indebita erogazione di “compensi professionali” per consulenze non spettanti, a soggetti esterni all’ente scolastico.
Ad entrambi è stato pignorato sia lo stipendio che la pensione. Contestualmente è stato notificato l’invito a dedurre, con cui gli interessati potranno fornire eventuali chiarimenti. Soltanto dopo il provvedimento potrebbe diventare definitivo
