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Cronaca

Covid-19, Sos Impresa lancia la campagna "Costretti a stare a casa, non a stare zitti"

In uno scenario come quello disegnato dall’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese nelle ultime settimane, l’economia nazionale attraversa senza dubbio il suo periodo più critico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

E’ il claim della Campagna di prevenzione lanciata dall’associazione Sos Impresa Salerno, impegnata, anche in questa fase di emergenza COVID-19, a tenere alta l’attenzione sui prestiti a tassi usurai, sui reati di estorsione e sul rischio di sovraindebitamento. In uno scenario come quello disegnato dall’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese nelle ultime settimane, l’economia nazionale attraversa senza dubbio il suo periodo più critico. A farne le spese sono, in particolare, le piccole e medie imprese e il vasto settore delle professioni, realtà che vedono drasticamente ridotte, se non azzerate, le entrate necessarie a garantire la sopravvivenza della propria attività e le necessità quotidiane delle proprie famiglie. Ed è proprio in questi interstizi che la criminalità, organizzata e non, tenta di prendere il sopravvento mettendo le mani sulle imprese e con le spalle al muro le famiglie in difficoltà. L’arma più potente ed efficace con cui la criminalità riesce ad occupare ampi settori dell’economia legale, impadronendosene, è la liquidità, ovvero la disponibilità di capitali illeciti frutto di attività di spaccio, prostituzione, usura o estorsione. Grazie a questa disponibilità, chi fa usura è in grado di offrire denaro contante, anche in grosse quantità, che può far breccia nei soggetti economici più deboli chiamati a fare i conti  con le enormi difficoltà derivanti a causa del coronavirus. In altre parole, è in questo periodo di stallo che si può più facilmente cadere nella trappola di chi promette un aiuto immediato, magari dopo aver ricevuto il diniego della propria banca una momentanea crisi di liquidità. E per avere in prestito denaro contante si può esser disposti ad accettare tassi di interesse illegali o ad offrire garanzie, mobiliari o immobiliari, di ogni tipo. Ma anche in una fase così critica esistono misure di sostegno che non vanno in quarantena, messe in campo dallo Stato per prevenire il rischio dell’usura o per contrastare i delitti che si siano già consumati. Il “Fondo per la prevenzione del fenomeno usura” prevede erogazioni ai Confidi e alle associazioni e fondazioni antiusura che prestano garanzie agli istituti di credito, con lo scopo di favorire forme di finanziamento a soggetti che incontrano difficoltà d'accesso al credito. La condizione imprescindibile per accedere al fondo è che la persona offesa denunci all’autorità giudiziaria i crimini subiti. Inoltre, per il denunciante chi avanzi l’istanza, è possibile chiedere una sospensione per due anni delle procedure esecutive, del pagamento dei ratei dei mutui, di adempimenti fiscali o tributari.

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