Covid-19 a Cava, lo sfogo di Carla De Pisapia: "Mio padre è morto e devono ancora farmi il tampone"
La figlia del noto medico metelliano, deceduto nella giornata di ieri al "Ruggi", si rivolge al padre: "Sono stata una ragazza responsabile, mi sono tenuta lontana da te ed è stato molto difficile, spero che potrai perdonarmi per questo"
“Oltre il danno anche la beffa, mio padre è morto e devono ancora farmi il tampone”. Parole di dolore e amarezza quelle scritte, questa mattina, sul suo profilo Facebook da Carla De Pisapia, figlia del dottore cavese Antonio De Pisapia, deceduto ieri al “Ruggi” di Salerno a causa del Coronavirus.
Il commento
La giovane si rivolge al padre: “Sono stata una ragazza responsabile, mi sono tenuta lontana da te ed è stato molto difficile, spero che potrai perdonarmi per questo. Adesso penso che avrei potuto rischiare, infrangere le regole per averti potuto riabbracciare un'ultima volta. La mia responsabilità mi ha salvata e mi ha permesso di poterti venire a salutare adesso. Credevo di aver già conosciuto il dolore e di aver subito tante cattiverie ma Dio ha voluto anche questo per me. Ti amo papà e mi manchi, supererò questa sofferenza, ma tu stammi accanto”.