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Cronaca

Covid-19, intervista a Gagliano: “La stagione estiva è a rischio, il Governo tuteli i lavoratori”

Il patron del famoso albergo "Grand Hotel Tritone" di Praiano lancia l'allarme sulle conseguenze economiche ed occupazionali che potrebbero esserci nel settore turistico a causa dell'emergenza sanitaria

“Noi albergatori siamo molto preoccupati. La stagione turistica, anche in Costiera Amalfitana,  è a rischio e con essa lo sono i posti di lavoro di migliaia di dipendenti stagionali. Il Governo deve intervenire subito”. A lanciare l’allarme sulla grave crisi che sta vivendo il settore turistico-alberghiero è Salvatore Gagliano, titolare del Grand Hotel Tritone di Praiano, che dal 1957 accoglie turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, circondato da ricca vegetazione di profumi e colori cangianti, la cui posizione è a picco sul mare. L’imprenditore alberghiero, dall'inizio dell'epidemia, sta vivendo nella sua casa di Salerno.

Dottore Gagliano, siamo nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Come state vivendo questa situazione voi albergatori?

“Non le nascondo che siamo davvero molto preoccupati perché tutto ciò per cui abbiamo lavorato in questi mesi rischia di andare in fumo. Buona parte della stagione estiva potrebbe saltare. Stiamo ricevendo chiamate per cancellare decine di prenotazioni da giugno ad agosto, mentre quelle di aprile e maggio già sono state annullate. Il programma generale degli alberghi prevedeva l'apertura, come sempre, per il periodo aprile-ottobre. Oggi, presumo, che quasi nessuno aprirà per Pasqua e certamente non è al momento ipotizzabile per gli altri imprenditori turistici una data di inizio attività".

Chi vi sta contattando per cancellare le prenotazioni?

“Tanti turisti da ogni parte d’Europa e del mondo: americani, spagnoli, francesi….tutti provenienti da Paesi dove il virus continua a dilagare giorno dopo giorno. E poi, ovviamente, anche molti italiani che, prima di riprenderci da questa drammatica emergenza sanitaria, non avranno di certo la testa per organizzare una vacanza. Il turismo subirà il danno maggiore da questa crisi se il Governo non interviene subito”

Cosa dovrebbe fare il Governo?

“Finora i decreti approvati hanno previsto nulla di stabile e concreto per salvaguardare le aziende turistiche e soprattutto i dipendenti stagionali che aspettano l’estate per poter mettere qualche soldo da parte in vista della stagione autunnale. Parliamo di giovani ma anche di padri e madri di famiglia che ora rischiano di non poter lavorare. Sentendo alcuni miei amici albergatori, c’è chi sta pensando di ridurre il personale o di far alternare i dipendenti modificando i turni di lavoro. L’obiettivo è quello di riuscire a tutelare tutti come sta facendo, ad esempio, l’Inghilterra”

In che modo?

“Lo Stato si è fatto carico di pagare l’80% dei stipendi ai dipendenti delle aziende in crisi per il Coronavirus, fino a un massimo di £2,500/mese. Una misura pensata per convincere le aziende in crisi a non licenziare i dipendenti e mantenerli in organico, in attesa della ripartenza delle attività economica. In Italia, con un provvedimento economico ad hoc, si potrebbe pensare di fare la stessa cosa oppure si potrebbe confermare il bonus di 600 euro, destinato anche ai lavoratori stagionali ed introdotto dal Decreto Cura Italia, ai mesi successivi all’emergenza per garantire un sostegno economico a queste persone in difficoltà”.  

Molti hotel, nonostante il Covid-19 e autorizzati dal Governo, continuano a rimanere aperti. Cosa ne pensa?

“Questa è un’altra assurdità. Da un lato il presidente del consiglio Conte consente agli alberghi di stare aperti, dall’altro vieta ai cittadini di sposarsi da un comune all’altro. A questo punto ci dovrebbe spiegare una cosa: chi dovrebbe recarsi negli alberghi?”.

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