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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Mazzette" alla Commissione Tributaria di Salerno: due imprenditori tornano liberi

Il giudice coinvolto nell'inchiesta della Guardia di Finanza, invece, è stato sottoposto agli arresti domiciliari

Sono stati rimessi in libertà i due imprenditori, G.O e A.R,  finiti nell’inchiesta della Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura sulle “mazzette” alla Commissione Tributaria di Salerno. Il via libera è arrivato dal gip Piero Indinnimeo che ha accolto la revoca dei domiciliari – con il parere favorevole del pm Guarino – nei confronti dei due uomini avanzata dai loro legali. Intanto il tribunale del Riesame ha concesso gli arresti domiciliari al funzionario S.S. e al giudice G.D.C. L’altro funzionario, G.N, ha rinunciato al Riesame avendo già ottenuto, nei giorni scorsi, proprio i domiciliari, a seguito della “confessione” resa davanti agli inquirenti.

L’operazione

Mazzette fino a 30mila euro, intascate anche in ascensore, per pilotare l'iter procedimentale e condizionare, a favore di imprenditori che li avevano corrotti, l'esito di accertamenti tributari avviati dopo gli accertamenti e le segnalazioni dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. Con l'accusa di corruzione in atti giudiziari sono finite in manette 14 persone che avevano messo su - secondo l'accusa - un efficace sistema per ottenere sentenze favorevoli. I militari hanno scoperto, in totale, dieci procedure il cui iter è stato condizionato dalla corruzione posta in essere. Gli indagati erano molto attenti e parlavano in codice: quando si riferivano a soldi, dicevano "mozzarelle". Il passaggio di soldi avveniva sempre il giorno prima dell'udienza fissata.

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