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Cronaca Centro / Corso Vittorio Emanuele

Corteo degli studenti contro la riforma della scuola: "Renzi e il Pd ci vogliono ignoranti"

Decine di giovani hanno attraverso Corso Vittorio Emanuele con striscioni e slogan per manifestare contro la riforma approvata dal Governo

Decine di studenti e insegnanti hanno affollato questo pomeriggio Corso Vittorio Emanuele per manifestare ancora una volta pubblicamente contro la riforma della "Buona Scuola", approvata dal Governo Renzi e dalla maggioranza e firmata dal ministro della pubblica istruzione Stefania Giannini. Un corteo, organizzato dall’Unione degli Studenti di Salerno, è partito da Piazza Vittorio Veneto ed ha attraverso gran parte del centro cittadino con slogan e striscioni contro il premier Matteo Renzi e il centrosinistra

“Il governo attualmente in carica - denunciano gli studenti salernitani - sta attuando il passo finale di un processo iniziato tempo fa. Hanno diviso le parti sociali, tra di loro e al loro interno, ed ora stanno, passo dopo passo, definendo la vita dell’individuo nella chiave del servilismo, della schiavitù nei confronti del datore di lavoro, del rettore, del preside. Pensano di essere incontrastati, ma si avvicina il momento in cui improvvisamente le masse si accorgono di quello che stanno facendo loro, si avvicina la resa dei conti. “Divide et impera” dicevano i latini, e seguendo questo principio si sta muovendo il governo, senza accorgersi che ogni tentativo di divisione genera una spinta unificatrice superiore”. 

Nell’ambito dell’istruzione, mediante la legge 107, altresì conosciuta come Buona Scuola, “il governo - incalzano - accentra e verticalizza la struttura della scuola, crea luoghi decisionali che sono in realtà specchietti per le allodole, divide le varie componenti per allontanare la scuola da quel modello partecipativo e condiviso verso cui si stava faticosamente avanzando. Il contatto con il mondo del mercato – attaccano gli studenti - viene centralizzato in modo osceno con le 400 ore annuali di alternanza scuola-lavoro e con il finanziamento privato alle scuola, accompagnato dal continuo taglio statale sulle spese pubbliche”. 

Per gli aderenti all’associazione “il male maggiore di questa riforma è la ricaduta ideale che ha avuto sulla gestione quotidiana della scuola: i presidi si sentono autorità incontrastate che collaborano con questa o l’altra azienda, i docenti sono costretti ad essere meri attachè delle alte sfere, gli studenti sono totalmente privati di qualsiasi possibilità decisionale. Ci hanno voluti spettatori passivi, ci troveranno invece attivi nell’impedire la messa in pratica di questa legge che non parla di edilizia scolastica, diritto allo studio, finanziamenti pubblici, mutualismo e invece è il trionfo di tutti quei tentativi di privatizzazione della scuola pubblica che hanno costellato gli anni passati. Mai come ora è vero il luogo comune del ci vogliono ignoranti”. 
 

Protesta studenti contro Renzi / Foto Facebook

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