Caso Crescent, i comitati presentano un dossier: ecco i primi dati
Italia Nostra e No Crescent: "La mezzaluna ha un lato scuro, è l’emblema nazionale della mala gestio del territorio, dei beni comuni, del denaro pubblico, dei fondi comunitari. Ma dalla speculazione all’abbattimento il passo può essere breve"
Italia Nostra e il Comitato No Crescent presenteranno martedì prossimo il dossier inviato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano e al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, con i numeri della presunta "speculazione edilizia" riguardante il Crescent. All’interno della documentazione i due comitati denunciano: 4.865,50 metri quadrati di mare e di arenile destinati a diventare cemento (fonte: perizia Procura); 46 milioni complessivi di danno erariale, di cui 7 milioni per la sola variante geologica adottata per coprire errori di progettazione (fonte: perizia Procura), con danni - secondo i periti- da attribuirsi in quota parte ai progettisti Bofill / Lotti associati; 5 le autorizzazioni paesaggistiche considerate illegittime; 31 gli indagati (tra essi politici, funzionari, imprenditori privati).
"Lo dicevamo da tempo: la mezzaluna ha un lato scuro, è l’emblema nazionale della mala gestio del territorio, dei beni comuni, del denaro pubblico, dei fondi comunitari. Ma dalla speculazione all’abbattimento il passo può essere breve" affermano gli esponenti delle due associazioni ambientaliste.