Caso Silba, affondo della Cisl: "De Falco responsabili della liquidazione"

"I De Falco sono responsabili della liquidazione della SILBA. Trecento lavoratori rischiano il posto di lavoro e cinquecento ammalati rischiano di non avere più cure sul proprio territorio di riferimento". Sulla vertenza si registra il duro affondo della Cisl, affidato a Pietro Antonacchio e ad Antonio De Sio, rispettivamente segretario generale e coordinatore della Cisl FP. "Inutili - scrivono nella nota - sono stati i tentativi di attivare un confronto che, mettendo al centro il mantenimento dei livelli occupazionali e i bisogni dei pazienti, potesse evitare la liquidazione, ipotizzare una divisione e comunque una sorta di intesa tra i proprietari per evitare la chiusura della struttura che in termini economici e di garanzia dei diritti fondamentali della comunità di riferimento, è una realtà molto importante per il nostro territorio".

"In assenza di un confronto con la proprietà - proseguono i sindacati - ci vedremo costretti a cosituirci parte civile in un eventuale contenzioso. Inoltre dobbiamo stigmatizzare anche il comportamento dei sindaci, in qualità di primi rappresentanti del mantenimento del diritto alla salute nei comuni di residenza della struttura, nello specifico Roccapiemonte e Cava de' Tirreni, e direzione dell’ASL. Lo scenario che si prospetta è inquietante, anche in considerazione del buono se non ottimo stato dal punto di vista economico della struttura che in poco più di due anni è rientrata dalla crisi economica che attraversava, grazie e soprattutto allo spirito di abnegazione e appartenenza mostrato da tutti i lavoratori. Abbiamo inoltrato una ulteriore richiesta di incontro, la  settima, per avviare un confronto a tutela dei lavoratori e dei pazienti. Il mancato riscontro mostrerà chiaramente chi in maniera esclusiva si assumerà la responsabilità della chiusura della SILBA".