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Cronaca Cuccaro Vetere

Bagno di folla ai funerali di Antonio Valiante: i figli leggono "'A livella" di Totò

Alle esequie hanno partecipato, tra gli altri, il governatore De Luca, l'amico storico Bassolino e numerosi politici della provincia di Salerno

Centinaia di persone hanno partecipato, oggi, ai funerali di Antonio Valiante, deceduto lunedì pomeriggio presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dov' era ricoverato da alcuni giorni. Gremita la chiesa di San Pietro Apostolo a Cuccaro Vetere, il piccolo paese cilentano dove la famiglia Valiante vive da decenni. Avvolti dal dolore la moglie Rosa, i figli Simone e Diego ma anche gli amici che si sono stretti attorno ai familiari in questo momento di grande sofferenza.

I presenti

Non sono voluti mancare alle esequie il presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca, il suo vice Fulvio Bonavitacola, l’assessore al turismo Corrado Matera, i consiglieri regionali Franco Picarone e Maria Ricchiuti, il capo della segreteria Franco Alfieri, l’ex presidente della giunta regionale e amico storico Antonio Bassolino, il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, l’ex senatore Alfonso Andria e l’ex deputato Tino Iannuzzi. Particolarmente commosso l’ex presidente Bassolino: “È stato un signore nella vita e nella politica il caro amico Antonio. Non solo è stato anche un bravissimo amministratore, di grandissima competenza, attento alla vita quotidiana e alle persone, abituato a risolvere i problemi. Lo ha fatto in tanti ruoli. Tre erano i punti cardini per lui: la famiglia, il Cilento per il quale si è speso tanto e la politica che ha perso una bella persona che è riuscita a fare entrare il Cilento anche nel mio cuore“.

L’appello dei figli

Dall’altare hanno preso la parola anche i due figli di Valiante che hanno deciso di leggere uno stralcio de “‘A livella“ di Totò tanto amata dal loro padre. “Era l’uomo che veniva dal niente e per questo difendeva tutti, a cominciare dai più umili e i più deboli”. Poi Simone si è rivolto direttamente al papà: “Proteggi i tuoi nipoti, proteggi questa comunità che ci ha dato i Natali, proteggi questa terra rude e difficile, ma la nostra terra che ti ha dato tanto e alla quale tu hai restituito altrettanto”. E ancora: “Oggi per questo territorio accade ciò che avviene anche nel calcio: quando lascia una bandiera una squadra ritira la maglietta, oggi lo fa anche il Cilento. Ce ne saranno altre di bandiera anche in futuro e noi cercheremo di guidare questa transizione. Tanti si sforzano di essere come te ma sarà difficile”. “Tu sei stato un numero uno e l’abbraccio di questa terra te ne rende giusto merito”. Diego, invece, si è rivolto ai sindaci cilentani, presenti in massa ai funerali: “In questi giorni si diranno tante parole ma per ricordare mio padre l’unica cosa che dovete fare è ritornare a difendere questa gente con le unghie e con i denti, al di là di ogni colore politico. Lui porta sul corpo tante ferite di questa battaglia”. Quindi “dovete rimanere uniti perché è ciò che mantiene in vita questo territorio”.

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