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Cronaca Eboli

Cyberspionaggio, tra gli indagati spunta il poliziotto salernitano Maurizio Mazzella

L'ex agente della polizia stradale di Eboli è accusato di favoreggiamento: avrebbe aiutato Giulio Occhionero a spiare Eugenio Albamonte, ossia colui che è il titolare ora dell'inchiesta che ha portato alla loro iscrizione nel registro degli indagati

E’ originario della provincia di Salerno, in particolare della città di Eboli, l’agente della polizia stradale Maurizio Mazzella, indagato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Eye Pyramid. Il poliziotto, che lo scorso mese di agosto è stato sospeso dal servizio perché avrebbe presentato dei certificati medici falsi, è stato intercettato mentre offriva la sua disponibilità a Giulio Occhionero, uno dei principali indagati nell’inchiesta che è finito in carcere insieme alla sorella Francesca, a spiare Eugenio Albamonte, ossia colui che è il titolare ora dell’inchiesta che ha portato alla loro iscrizione nel registro degli indagati. Il “compito” di Mazzella era quello di indagare su email, documenti e vita privata del magistrato, tenendo sempre aggiornato Occhionero. Un ruolo chiave, il suo, su cui sta facendo luce la Procura di Roma.

Ma chi è Maurizio Mazzella?  Entrato giovanissimo nella Polizia di Stato, dopo diversi anni a Roma viene trasferito alla Polstrada di Sala Consilina. Successivamente finisce nella bufera perché coinvolto insieme a un medico e alla segretaria dello studio medico in un’indagine su presunti certificati falsi, partita dalla denuncia di un collega, da cui viene assolto. Successivamente riprende servizio a Salerno, poi torna nella capitale per entrare a far parte della segreteria politica del senatore Carlo Giovanardi. Nel 2005 si è anche candidato al consiglio comunale di Eboli.

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