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Devastazione e saccheggio: nei guai la gang dell'Agro, 9 ai domiciliari

I Carabinieri di Salerno, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile della Questura e del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza, sono entrati in azione a San Marzano sul Sarno e Pagani

Nove persone nei guai per devastazione e saccheggio: i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Guarda>>>Il video dell'operazione

I militari della Compagnia dei Carabinieri di Salerno, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile della Questura e del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza, sono entrati in azione a San Marzano sul Sarno e Pagani. I 9 indagati, componenti di una gang di giovani appena maggiorenni, sono accusati in concorso del reato di devastazione e saccheggio.
 

Aggiornamenti a cura di Pasquale Tallarino

Nella notte tra il 10 e l'11 ottobre 2017, a bordo di due autovetture e con l'utilizzo di armi ad aria compressa, la banda s'è resa protagonista - spiegano gli inquirenti - di una serie di danneggiamenti: infranti i vetri di almeno 60 veicoli parcheggiati tutti in aree di sosta dislocate sulle strade del centro cittadino di Salerno, nel tratto compreso tra via Generale Clark e via Benedetto Croce, dunque da Sud a Nord della città capoluogo. L'attività investigativa, svolta anche grazie al contributo della Sezione Telematica del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma, ha consentito di acquisire immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, inviduando le vetture colpite durante il raid notturno. Il percorso delle persone ritenute responsabili di devastazione e saccheggio è stato ricostruito grazie allo studio dei tabulati telefonici e delle celle agganciate nei luoghi del danneggiamento reiterato. Le perquisizioni effettuate hanno consentito di recuperare due pistole ad aria compressa e relativo munizionamento. Gli inquirenti li ritengono utili elementi probatori: "Corroborano - spiega la Procura - la responsabilità degli indagati". 

Il commento

"Un atto di vandalismo del tutto ingiustificato - ha detto il Procuratore della Repubblica, Corrado Lembo -. Si tratta di persone di giovanissima età. Il numero delle autovetture gravemente danneggiate è di gran lunga maggiore, perché molti automobilisti non hanno sporto denuncia. Abbiamo dato una risposta corale a queste rappresaglie che hanno teso a minare la quiete pubblica. C'è una certa assonanza con altri comportamenti posti in essere da altri coetanei. Il denominatore comune è la mancanza di coordinate fondamentali della civiltà non solo giuridica ma addirittura sociale. Fare scorribande notturne e gratuite per la città di Salerno turbando la serenità e il riposo dei cittadini è un fatto intollerabile, di notevole gravità. L'avvio delle indagini è stato possibile grazie ai dati provenienti dalle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso di seguire gli spostamenti di questi giovinastri. Già in altre circostanze ho sottolineato l'importanza di sistemi di telecamere che aiutino le forze dell'ordine".

La chat

"Si tratta di ragazzi di provincia che la sera si riunivano al bar - ha spiegato il Procuratore Aggiunto Cannavale - Decidevano di andare a fare raid notturni, anziché andare a mangiare la pizza. Utilizzavano una chat whatsapp chiamata o' sistema e in questa chat utilizzavano icone particolare, cioè catene e bare. Attraverso la chat siamo riusciti ad identificare altre persone coinvolte ma mi preme anche sottolineare che altri coetanei loro amici si sono immediatamente dissociati, rinunciando a partecipare al raid. Si tratta di persone poco più che maggiorenni. Parlei, dunque, non di gang ma di... mezza gang. La nostra risposta, però, doveva essere immediata e certa, perché era necessario stroncare sul nascere la reiterazione del reato. Non è stato facilissimo individuare la prima autovettura che transita ad alta velocità, il lunotto dell'automobile bersagliata che esplode. Il lavoro è stato certosino ed estremamente tecnico, perché ha consentito di mettere insieme tutti gli elementi del puzzle. La maggioranza dei ragazzi coinvolti è senza lavoro, solo uno di loro era un operaio. Età media tra 18 e 19 anni, il più "vecchio" 26 anni. La prima autovettura è stata colpita sulla tangenziale di Salerno: un'auto in movimento. Nella notte tra il 10 e l'11 ottobre 2017 hanno colpito la città di Salerno nel viaggio d'andata e poi di ritorno hanno colpito le autovetture parcheggiate a Cava de' Tirreni".

Leggi>>>L'osservazione sulle serie tv

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