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Cronaca

Deviazione del Fusandola, la Procura chiede il processo per 12 imputati

I capi di imputazione formulati dal pm Rinaldi riguardano dirigenti e funzionari comunali, i direttori dei lavori e i rappresentanti legali delle imprese esecutrici di Piazza della Libertà e del Crescent

Dodici persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di abuso edilizio e falso ideologico poiché finiti nell’inchiesta aperta dalla Procura di Salerno sulla deviazione del corso del torrente Fusandola. I capi di imputazione formulati dal pm  Carlo Rinaldi,  riguardano dirigenti e funzionari comunali, i direttori dei lavori e i rappresentanti legali delle imprese esecutrici di Piazza della Libertà e del Crescent.  

Gli imputati

A parte partire le indagini un esposto presentato dai comitati Italia Nostra e No Crescent che, da anni, sono in campo contro la costruzione delle opere di architettura contemporanea nei pressi della spiaggia di Santa Teresa. Rischiano, dunque, il processo riguarda Luca Caselli, dirigente comunale; Lorenzo Criscuolo, ex funzionario comunale; Salvatore De Vita, Antonio Ragusa dell’ufficio tecnico comunale, e i colleghi Ciro Di Lascio e Benedetto Troisi, Vania Marasco, Benedetto Troisi dell’ufficio impianti elettrici di Palazzo di Città, Luigi Pinto, Marta Santoro, Antonio Ilario e Massimo Natale. Ognuno di loro avrebbe, a vario titolo, effettuato o permesso la deviazione del corso del torrente senza le prescritte autorizzazioni amministrative incrementando il pericolo di inondazione in corrispondenza del tratto iniziale dell’alveo tombato all’altezza di Via Fusandola. A fine gennaio si terrà l’udienza preliminare.

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