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Cronaca Mariconda / Via Tusciano

Tombini otturati a Mercatello e Mariconda: protestano i residenti della zona orientale

Le grate otturate o ricoperte da melma sono diventate rifugio per topi e scarafaggi. I cittadini protestano e chiedono l'intervento urgente del Comune di Salerno

Quattro gocce d’acqua e Salerno s’allaga. Non accade solo nelle stagioni piovose ma tutto l’anno, anche in presenza dei primi scrosci estivi. Ciò che si verifica sotto i nostri piedi e gli pneumatici delle automobili spesso costrette a cambiare percorso è la conseguenza di quanto accade, anzi non accade sotto il sole. Perché è nelle giornate di sole che si prevengono i rischi della pioggia, non il contrario. Ordinaria amministrazione, invece, non fa rima con manutenzione. E’ sufficiente passeggiare nei quartieri della zona orientale, da via Trento a via Palinuro, senza dimenticare il Parco del Mercatello, per imbattersi in tombini trasformati in “orti botanici” a cielo aperto. La vegetazione è cresciuta spontanea e rigogliosa e nessuno la rimuove.

Le erbacce hanno coperto le fessure e quindi provocano il ristagno dell’acqua. Stessa scena a Via Tusciano, a Mariconda. Qui addirittura molti tombini sono danneggiati: non c’è la grata in ferro, è stata rimossa e al posto e il nuovo coperchio è formato da un misto di melma e terra, così compatta da sembrare cemento. I cittadini protestano ma nessuno interviene e forse è di conforto il fatto che essendosi formato un tappo di terriccio, nessun bambino possa cadere correndo e mentre fa slalom con la bicicletta. Ma è una magra consolazione, perché il decoro urbano va garantito e soprattutto i tombini con i primi caldi sono già diventati tane per scarafaggi e topi. Per ripulirli non possono intervenire ovviamente i cittadini ma urge l’intervento di operai specializzati del Comune. 
 

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