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Cronaca Pastorano / Via Cappelle Inferiore

Fonderie Pisano, gli abitanti delle zone collinari contro Caramanno: l'assessore chiarisce

L'assessore: "Non ho mai detto che, qualora le Fonderie Pisano venissero delocalizzate a Fuorni, alzerei le barricate. Barricata è un termine che non mi appartiene"

"Smentisco: non ho mai detto che, qualora le Fonderie Pisano venissero delocalizzate a Fuorni, alzerei le barricate. Barricata è un termine che non mi appartiene". E' quanto precisato dall'assessore comunale Angelo Caramanno, dopo che un quotidiano oggi ha riportato la dichiarazione che ha fatto infuriare i residenti dei rioni collinari. Tra questi ultimi, Francesco Guariglia, abitante storico di Cappelle che, reduce da un'operazione per via di un tumore, ha inizialmente sottolineato: "Dopo aver appreso dalla stampa che l'assessore Caramanno ha minacciato di alzare le barricate per un eventuale trasferimento delle Pisano a Fuorni, ci siamo sentiti offesi: Fuorni non  può avere le Pisano, mentre noi possiamo? Per quale ragione? Un'istituzione non dovrebbe avere preferenze sui quartieri: qui parliamo di persone che si ammalano e che muoiono. Secondo l'assessore, a Cappelle si può morire e a Fuorni no?".

Ma l'assessore ha chiarito: "Non ho mai pronunciato quella frase. Circa Fuorni, credo che sia un quartiere che ha già dato: ospita il carcere, il canile, una casa di accoglienza. Credo sia giusto ora lì si costruiscano villle e si valorizzi la zona, così come credo sia giusto si faccia lo stesso per Cappelle e per le zone collinari". Lo stesso Caramanno ha, infine, ricordato che, ad ogni modo, le Fonderie stiano valutando il dislocamento a Campagna o ad Eboli, non a Fuorni.

Appresa la smentita, dunque, lo stesso Guariglia in un post ha scritto: "Ottimo è stato il chiarimento dell'assessore Angelo Caramanno che bene ha fatto a smentire quanto riportato da un quotidiano che ha travisato le sue dichiarazioni - ha detto il residente di Cappelle- Confidiamo in un ancora più solerte interessamento dell'amministrazione comunale affinché venga delocalizzata questa fabbrica dal territorio cittadino quanto prima, poiché la vivibilità a Cappelle è umanamente impossibile", ha concluso.

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