Distrutto un carro allegorico a Buonabitacolo, il sindaco: "Un'altra umanità è necessaria"

Tanta, tantissima amarezza, a Buonabitacolo, per il fuoco appiccato, nella notte, da ignoti che hanno preso di mira un carro allegorico pronto per il Carnevale. Il galeone costruito in cinque mesi di lavoro è stato divorato dalle fiamme, per mano di alcuni vandali. Sulla vicenda, è intervenuto anche il sindaco di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, con un accorato post pubblicato su Facebook che, in poco tempo, ha attirato innumerevoli consensi.

Di seguito, il post del sindaco:

Di seguito, il post del sindaco
 
UN'ALTRA UMANITÀ È NECESSARIA

Nessuna voglia di esprimere sfoghi o disappunti, nessuna volontà di leggere stupidaggini di eroi da tastiera. Nessuna. Solo una riflessione che intendo condividere. Viviamo un tempo di abbrutimento, di degenerazione, di egoismo, di solipsismo.
Viviamo un tempo che frastorna e confonde, che separa dalle questioni umane vere. Viviamo un tempo di mistificazioni e simulazioni virtuali. Viviamo in un hic et nunc fuorviante, sbagliato.

Abbiamo perduto la semantica della collettività. Noi non siamo esseri individualisti. Nelle prerogative e nelle fattezze dell'essere umano c'è la solidarietà e lo spirito di appartenenza. Dobbiamo necessariamente recuperarli per arginare la deriva. Ognuno deve fare la sua parte. Altrimenti saremo finiti, sopraffatti dall'odio, dal falso giudizio, dalla  cattiveria. Dobbiamo imparare a cedere, a ricollocarci nella dimensione umana che è fatta dall'io e dall'altro nella reciproca relazione. Dobbiamo imparare ad accogliere e superare l'esclusione. Dobbiamo riconsiderare i principi fondanti, le essenze del nostro agire, il ruolo che abbiamo nella società, nella storia, e ottemperarlo con coscienza, tenacia, autenticità. Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare i personalismi, dobbiamo evocare la sodalità, costruirla nelle azioni e non nelle chiacchiere. Dobbiamo superare i "partiti" per riconsiderare il tutto e la sua prospettiva, la sua destinazione. Dobbiamo superare il particolare per tutelare il generale. Dobbiamo  farlo, ognuno nel suo, altrimenti saremo perduti, altrimenti saremo i distruttori di questa umanità e di questa terra. Dobbiamo incentivare azioni sostenibili, che  rispettino l'altro e la natura. Dobbiamo costruire quel mondo che attende il nostro necessario contributo. Quando lo faremo sarà già troppo tardi.

Un'altra umanità è necessaria, un'altra umanità è possibile. Sta a noi. A ognuno di noi.