Lacrime e dolore ai funerali dello studente morto all'Unisa: il ricordo del parroco

Dolore e sconcerto, ieri pomeriggio, a Campagna, dove si sono svolti i funerali dello studente di 19 anni che, tre giorni fa, è precipitato dalla rampa delle scale interne alla biblioteca scientifica dell’università degli studi di Salerno. Sull’accaduto c’è ancora un alone di mistero, ma nessuno di coloro che lo conoscevano si sarebbero mai aspettati l’estremo gesto. Le indagini dei carabinieri, coordinati della Procura di Nocera Inferiore, sono ancora in corso. Ieri, comunque, è stata la giornata dell’ultimo saluto al giovane salernitano. Centinaia le persone che si sono strette attorno alla famiglia, agli amici alle persone care avvolte dal dolore per la tragedia. Docenti, studenti e anche il Rettore Aurelio Tommasetti sono giunti a bordo di diversi autobus per far sentire la loro vicinanza alla famiglia e alla comunità di Campagna.

A celebrare la Santa Messa il parroco don Carlo Magna, che ha voluto ricordare il 19enne: “La sua vita era definita da tre punti cardine: famiglia, amici e studio. Era un ragazzo che metteva tutto se stesso in quel che faceva e, nonostante la sua età, era di una signorilità incredibile. Egli era un giovane sensibile. E forse proprio questa sua spiccata sensibilità ed intelligenza l’hanno reso vittima di una società, quella moderna, che da troppo valore a cose insignificanti”. Per questo si è rivolto ai suoi amici: “Parlate, comunicate con i vostri genitori, con i vostri compagni. Non lasciate che qualcosa, qualunque cosa, vi consumi dall’interno”. Infine, commosso, ha ricordato di nuovo lo studente scomparso: “Continuerà a vivere con noi. Un secondo non può cancellare una vita intera fatta di cose belle, resterà sempre nei nostri pensieri”.