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Cronaca

Raccolta sangue: presentata la giornata nazionale "Dona con amore"

Il reparto Immuno-Trasfusionale del "Ruggi" apre le porte ai donatori, il 17 e 18 febbraio. Studenti, medici, ospiti Erasmus hanno affollato stamattina il Teatro Augusteo, sede del convegno-spettacolo di presentazione

“Dona con amore” è il titolo scelto per la giornata nazionale di sensibilizzazione alla donazione del sangue che il 17 febbraio farà tappa anche a Salerno, ospitata dalle ore 8 alle 13 nel reparto Immuno-Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggì d'Aragona. Sarà replicata domenica 18 e coinvolgerà anche Baronissi, Battipaglia, Calabritto, Cava de’ Tirreni, Eboli, Mercato San Severino, Vallo della Lucania, Sapri e Roccadaspide. Stamattina l’evento è stato presentato al Teatro Augusteo, durante il convegno spettacolo che ha coinvolto studenti (tantissimi), ospiti Erasmus, artisti, istituzioni, medici. 

L'invito

"Sensibilizzaziamo i giovani e li spingiamo a questo gesto nobile, un dono autentico: chi dona salva una vita della quale non conosce il nome né il cognome - ha detto Mariarita Giordano, assessore comunale alle politiche giovanili - C'è carenza continua di sangue nei nostri ospedali ed è necessario un approvvigionamento costante. Il requisito minimo per donare sangue riguarda l'età: possono donare le persone dai 18 anni in poi".

Chi dona e chi aspetta

II commento del Dottore Pistolese: "Sono diventato donatore all'inizio degli anni '60. E' passato oltre mezzo secolo ed il fabbisogno giornaliero di sangue è avvertito sempre come un problema, perché siamo in continua emergenza. C'è sempre necessità ma abbiamo fatto passi da gigante: siamo passati dal sangue intero al sangue frazionato, le terapie sono mirate, si evitano sprechi. La popolazione è divisa in due parti: ci sono quelli che donano e quelli che aspettano di donare. Il compito di queste iniziative è sensibilizzare, formare: invitiamo a donare sangue ed a farlo con amore, perché si è soddisfatti e contenti di aver aiutato il prossimo".

Il sindaco

Al convegno-spettacolo ha partecipato anche il sindaco di Salerno Enzo Napoli. Così il primo cittadino: "Il dono è qualcosa di disinteressato: coinvolge l'animo delle persone che salvano vite umane. Le giovanissime generazioni recepiscono questo messaggio e possono essere antesignane di un nuovo tipo di società. Ci sono gli studenti Erasmus, le istituzioni. Donare vuol dire salvare ma anche elevare la qualità delle proprie azioni e della propria vita".

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