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Cronaca Pagani

Tonnellate di hashish dal Marocco, passando per la Spagna: coinvolta una città dell'Agro, 20 arresti

L'hashish importato illegalmente era destinato alle regioni Nord-occidentali e della Campania: a tonnellate veniva trasportato attraverso i gommoni dal Marocco, poi attraverso i camion per il trasporto delle merci dalla Spagna

Tonnellate di hashish dal Marocco alla Spagna, poi dirette in Italia. Questo il percorso del "fumo" spacciato sulle piazze della metropoli Lombarda, come riportano i colleghi di Milanotoday. Stamattina, venti persone sono finite in manette, accusate di far parte di un'organizzazione criminale transnazionale per il traffico di sostanze stupefacenti.

Il collegamento con l'Agro

L'hashish importato illegalmente era destinato alle regioni Nord-occidentali e della Campania: a tonnellate veniva trasportato attraverso i gommoni dal Marocco, poi attraverso i camion per il trasporto delle merci dalla Spagna. Durante le indagini gli investigatori hanno documentato diversi grossi transiti di droga. Il primo, una tonnellata, passata per lo stretto di Gibilterra la notte tra il 31 marzo e il 1° aprile 2018 era in parte ceduta nel milanese, la seconda (300 kg importata a maggio) e l'ultima di 370kg, parte dei quali è arrivata in Italia il 25 giugno 2018, nascosta all'interno di un tir carico di arance proveniente da Barcellona e sequestrata al mercato ortofrutticolo di Pagani dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore. 

Le indagini

Le indagini sono scattate nei primi mesi del 2018 dopo l'arresto di alcuni grossisti dello spaccio di Varese. Sono state svolte dai carabinieri del nucleo investigativo di Varese e coordinate dal procuratore aggiunto Antimafia di Milano Alessandra Dolci e dal pm Adriano Scudieri sotto la supervisione di Eurojust, per la cooperazione giudiziaria tra paesi dell'Unione Europea. In manette sono finiti sei presunti trafficanti italiani, residenti a Milano e Rho, e altri quattordici in Spagna. Secondo gli investigatori il traffico internazionale di droga sarebbe stato gestito da Denis S., 34enne compagno della nipote di Maria Serraino, la "regina" dello spaccio di Verona in piazza Prealpi a Milano negli anni '80 per conto dell'omonima cosca della 'ndrangheta reggina. Serraino, conosciuta come 'mamma eroina' o 'la Signora', originaria di Cardeto (Reggio Calabria), era la cugina di Paolo Serraino, capobastone del reggino. Denis S., nome già noto agli investigatori, era già finito in manette nel giugno del 2018 durante un blitz dei poliziotti spagnoli a Malaga, dove si era rifugiato per sfuggire a un'ordinanza emessa dal tribunale di Milano.

 


 

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