rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Manifesti a Fratte, spunta un'intercettazione su Ciccone. Lui: "Do fastidio a qualcuno"

Alla vigilia del voto viene pubblicata una telefonata in cui la moglie di Antonio Procida dice ad una certa Laura che l'ex assessore provinciale avrebbe promesso al marito posti di lavoro

Si torna a parlare del duplice omicidio di Fratte per via di un’intercettazione che coinvolge l’avvocato Lello Ciccone, sempre relativa all'affissione dei manifesti elettorali. Contro il candidato al consiglio regionale di Forza Italia non c’è nulla: non è neanche indagato. Il suo nome spunta, al momento, solo in una conversazione telefonica tra Maria, la moglie di Antonio Procida, e una certa Laura, il cui contenuto è stato pubblicato sui giornali di oggi, a poche ore dalle elezioni regionali del 31 maggio.

Ecco il testo dell’intercettazione. Dice la signora Maria: “Comunque lui (inteso come Antonio) quindici giorni fa... no quindici giorni fa, ma quindici giorni prima che moriva mi disse che per colpa di queste elezioni finiremo sui manifesti (nel gergo, probabilmente inteso come giornali quotidiani) perché lui diceva che la voleva fare bene (presumibilmente fare bene la campagna elettorale), voleva fare una bella cosa perché questo (presumibilmente l’avvocato Ciccone) gli aveva promesso dei posti di lavoro, gli aveva promesso un’associazione, il fatto dei pacchi che già glielo stava dando. Cioè lui voleva fare una cosa per costruirsi, capito... un altro aggancio al futuro ... come ti devo dire... facendo l’associazione, Antonio diceva che poteva costruire un bel bar sul campetto. Voleva fare altre cose... perché lo sai Antonio come era. Antonio era ingegnoso, non si fermava mai... doveva fare soldi! Doveva fare soldi”.

Ma l’ex assessore provinciale al Mattino smentisce quanto dichiarato nella telefonata dalla moglie di Procida: “Non ho mai promesso posti di lavoro, io faccio l’avvocato e ho già la segretaria nel mio studio ed è sufficiente. Io - spiega Ciccone - non sono un imprenditore con centinaia di dipendenti o un dirigente pubblico che ha possibilità di fare bandi per assunzioni. Certo, mi candido perché vorrei avere la possibilità di poter creare posti di lavoro e rilanciare l’occupazione nella nostra regione”. Quanto alla promessa di dar vita ad un’associazione taglia corto: “Per realizzarne una basta avere un foglio di carta e cinque persone e dirne la finalità. Ma in ogni caso non ho promesso associazioni a nessuno”.

Sul campo di calcetto, invece, chiarisce: “C’è confusione tra Comune e Regione. Io sono candidato alla Regione e non ci sono campi di calcetto e bar da assegnare. Non c’è pertinenza tra questo contenuto e la mia candidatura”. Infine lancia un sospetto: “Premettendo che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, non vorrei che a qualcuno stia dando molto fastidio l’enorme consenso che sto riscuotendo tra gli elettori. E non vorrei che questo  qualcuno possa aver riferito notizie false alla signora la quale ingenuamente le ha ripetute”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Manifesti a Fratte, spunta un'intercettazione su Ciccone. Lui: "Do fastidio a qualcuno"

SalernoToday è in caricamento