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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Eboli

“Eboli Patrimonio Srl”: maxi sequestro per un danno erariale di oltre 4 milioni

La Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania ha avviato un’azione di responsabilità nei confronti di dirigenti e amministratori del Comune di Eboli per via di attività effettuate fin dall’anno 2010 dalla società

Finiscono nei guai amministratori e dirigenti del Comune di Eboli: la Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania ha avviato un’azione di responsabilità nei loro confronti per un  rilevante danno erariale connesso ad alcune attività effettuate fin dall’anno 2010 dalla società  “Eboli Patrimonio Srl”, riguardo ad operazioni illegittime di cartolarizzazione di immobili di proprietà comunale, il cosiddetto Spinn-off immobiliare. Le indagini condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo Operativo di Battipaglia hanno consentito di scoprire che in realtà la società è stata utilizzata come mero strumento per ottenere un finanziamento da parte di un istituto bancario, operazione  questa preclusa all’ente comunale che, all’epoca, aveva violato il patto di stabilità. Si è in tal modo raggirato il divieto normativo di contrarre indebitamenti a qualsiasi titolo e per qualunque fine. L’esito delle indagini ha permesso di accertare che la costituzione della società si è risolta in una operazione non solo non consentita, ma fortemente antieconomica perché ha gravato le finanze comunali di rilevanti oneri finanziari, per di più impoverendo il comune della proprietà di numerose unità immobiliari. Infatti, gli immobili di proprietà comunale confluiti nella società “Eboli Patrimonio Srl”, con un valore complessivamente stimato in  9.115.750, euro sono stati ipotecati al fine di fornire garanzia all’istituto bancario per il prestito concesso. Tra essi le caserme dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, l’ex biblioteca 167, il terreno ex scuola elementare, il fabbricato “La Francesca”, il terreno PUA “Rione Pescara Hispalis 1” e i fabbricati siti sull’area “Rione Pescara Hispalis 2”.

La società, fin dal primo anno di vita, ha chiuso tutti gli esercizi finanziari in perdita e, nel corso del 2015, attese le reiterate perdite di esercizio e la difficoltà di giungere alla realizzazione dell’obiettivo istituzionale della cartolarizzazione, è stata messa in liquidazione. Il danno erariale arrecato alle finanze del Comune di Eboli, contestato a tale specifico titolo, è pari a complessivi  4.163.783,55 euro. Altro tipo di danno erariale contestato dai magistrati contabili si riferisce ai continui ripiani delle perdite di esercizio della società partecipata, effettuati dal Comune di Eboli con finanze proprie.  Sono mancate le necessarie verifiche preliminari per l'effettiva possibilità di garantire una reale ripresa della società, alias l’effettivo raggiungimento del fine della cartolarizzazione. Si sono in tal modo “sprecate”  ulteriori risorse pubbliche per complessivi 660.836,43 euro. Per tali responsabilità, la Guardia di Finanza ha notificato ad amministratori e dirigenti un  “invito a dedurre”, accusando, in particolare, gli amministratori di essere i responsabili del risarcimento della  quota di danno pubblico rappresentato dagli avventati ripiani delle perdite societarie. La misura cautelare del sequestro patrimoniale dei beni personali è stata confermata dal  Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti.  L’udienza di convalida del decreto presidenziale è, dunque, fissata per il 13 gennaio 2016.

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