rotate-mobile
Cronaca Eboli

Ucciso nel sonno ad Eboli, indiano condannato a 30 anni di carcere

La vittima era Lakhvor Singh, morto per dieci coltellate tra collo e torace. Sessantuno quelle contate in totale dal medico legale

E' stato condannato a trent’anni di carcere per l’omicidio di un connazionale e suo collega di lavoro, Harmanded Singh, al termine dell'udienza preliminare dinanzi al gup del tribunale di Salerno. La vittima era Lakhvor Singh, morto per dieci coltellate tra collo e torace. Sessantuno quelle contate in totale dal medico legale. L'imputato ha sempre negato di essere stato lui l'autore dell'omicidio, spiegando che quelle ferite la vittima se l'era provocate da solo, con dei cocci di bottiglia. 

L'omicidio

Era il 13 settembre 2018, intorno alle 3 di notte, quando l'imputato avrebbe afferrato un coltello da cucina e colpito l'amico, mentre dormiva. Entrambi vivevano nella stessa casa e lavoravano presso la stessa azienda bufalina, tra Cioffi e Campolongo. L'uomo fu fermato dai carabinieri poco dopo l'omicidio, ammettendo le sue responsabilità. Ai militari spiegò di essere stato vessato da tempo dal collega. La vittima era un gradino più in alto nelle gerarchie dell'azienda, rispetto ad Harmanded. Quest'ultimo fece trovare anche l'arma del delitto ai carabinieri. Dopo essere usciti assieme per comprare un cellulare, i due indiani fecero ritorno a casa. Poi litigarono. Di notte, le coltellate durante il sonno. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ucciso nel sonno ad Eboli, indiano condannato a 30 anni di carcere

SalernoToday è in caricamento