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Cronaca Eboli

Nel piano sanitario manca l'ospedale della Valle del Sele: l'appello di Di Donato

Di Donato fa un appello al sindaco Cariello affinchè convochi e si faccia promotore di un tavolo tecnico con i sindaci dei comuni del comprensorio attrezzando una bozza di documento integrativo da presentare alla regione

"L'Ospedale Unico della Valle del Sele è stato completamente cancellato": questo è quanto affermato da Mario Di Donato, dirigente del Pd di Eboli che ha spiegato come nella bozza del piano sanitario regionale stilata dalla Regione Campania non compaia la struttura ospedaliera della Valle del Sele. “Il piano ospedaliero elaborato dalla nuova amministrazione regionale -spiega - parte dal Decreto Balduzzi facendo riferimento ai 18.924 posti letto realmente attivi al 1 gennaio 2013. A gennaio 2015 invece i posti letto in Campania erano 18.356 pari al 3,13 per mille abitanti per acuti e allo 0,33 per riabilitazione e lungo degenza. Per la provincia di Salerno, che conta 1.105.485 abitanti, corrisponderebbe una dotazione di 3.877 posti letto. Il piano ne prevede 3.722 pari a 3,37 posti letto per mille abitanti facendo registrare un leggero incremento rispetto a quelli esistenti che invece sono pari a 3.665. Ora - continua Di Donato - se il parametro dei 3,7 posti letto per mille abitanti viene rispettato, in Campania si dovrebbero avere complessivamente 21.719. Il piano del commissario Polimeni prevede 20.584 posti letto pari al 3,5 per mille, il che significa che rispetto 2013 dovrebbe esserci un numero di posti letto aggiuntivi pari a 1.660 mentre rispetto al gennaio 2015 un incremento pari a 2.048 posti letto. L’Ospedale di Eboli, nel 1971 deteneva 611 posti letto qualificandosi come punto di riferimento assistenziale per una vastissima area geografica inglobando grandi professionalità oltre che reparti specialistici, negli anni ’90 veniva classificato come DEA di I livello con circa 300 posti letto, ora diviene presidio ospedaliero di base con 158 posti letto”.

Il piano sanitario manterrebbe l'ospedale di Eboli nella rete delle emergenze insieme a quelli di Sarno, Polla, Sapri, Mercato San Severino, Cava de Tirreni, Oliveto Citra e Battipaglia. “Il Maria Santissima Addolorata di Eboli - incalza Di Donato - dovrebbe vedersi potenziate le discipline chirurgiche e mediche oltre a essere riconosciuto come hub di primo livello nella rete cardiologica essendo dotato di emodinamica. I nosocomi di Eboli e di Battipaglia hanno registrato, solo nel 2015, oltre 40 mila accessi al pronto soccorso ciascuno. Il Maria Santissima Addolorata e il Santa Maria della Speranza, quindi, restano entrambi all’interno della rete dell’emergenza, il primo orientato all’area cardiologica il secondo all’area chirurgia materno-infantile. Di  quale risparmio parliamo se continueremo ad avere, parlando solo ed esclusivamente dei 4 presidi che avrebbero dovuto confluire nell’Ospedale Unico della Valle del Sele, quattro direttori sanitari, quattro direttori amministrativi, quattro direttori di farmacia, quattro primari per ogni reparto attualmente esistente e comunque doppioni, e così via?". Di Donato, quindi, fa un appello al sindaco Cariello affinchè convochi e si faccia promotore di un tavolo tecnico con i sindaci dei comuni del comprensorio attrezzando in tale sede una bozza di documento integrativo da presentare alla regione in relazione al Piano Sanitario in corso di elaborazione.

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